Gli odg al voto al XVIII congresso Cgil: 8 marzo, razzismo e noTav.

Al XVIII congresso della CGIL, tenuto a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019, sono arrivati al voto della platea solo quattro ordini del giorno (di cui due tra loro contrapposti), essendo che tutti gli altri sono stati assunti all’unanimità dalla Commissione Politica o ritirati. Tutti questi ordini del giorno (eccetto ovviamente quello contrapposto) sono stati presentati dai delegati e dalle delegate del secondo documento “riconquistiamo tutto”, in quanto la maggioranza ha evidentemente preferito evitare politicamente qualunque voto, o discussione di merito, che potesse intaccare l’accordo raggiunto in congresso sull’elezione del nuovo segretario. Ed, infatti, anche tutti i 237 emendamenti presentati al documento “il lavoro è” sono stati accorpati, modificati o ritirati con l’assenso dei presentatori, ed infine assunti dalla Commissione, all’unanimità dei componenti di maggioranza, evitando su qualsiasi di essi il voto della platea.

Le tre discussioni e votazioni affrontate dalla platea congressuale sono state su tre argomenti che hanno attraversato numeri congressi territoriali e di categoria: lo sciopero dell’otto marzo, il razzismo del governo, la questione della TAV Torino-Lione.

Potete qui trovare i testi degli ordini del giorno, gli interventi di presentazione ed i risultati.

Qui quello sullo sciopero dell’otto marzo.

Qui quello contro il razzismo del governo.

Qui quello contro la TAV Torino-Lione.

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