Stanche di essere stanche! LOTTO marzo scioperiamo!
#RIBelleCiao! - Sciopero internazionale femminista e transfemminista di NonUnaDiMeno
Qui il volantino in PDF sullo sciopero internazionale femminista e transfemminista di NonUnaDiMeno
L’8 marzo scioperiamo perché siamo stanche della violenza di genere e dei continui femminicidi: da gennaio sono già 13 le donne uccise da un uomo, perlopiù conosciuto.
Ma siamo anche stanche:
- di essere più precarie nel mercato del lavoro: nel 2020 hanno perso il posto di lavoro 440mila persone e 3 su 4 sono donne, a causa della precarietà e della cancellazione dell’art.18;
- di guadagnare meno di un collega maschio, a causa principalmente dei più bassi livelli di inquadramento e dei part time imposti (soprattutto nel commercio e nei servizi);
- di quanto poco sia considerato il lavoro di cura, che abbiamo invece «scoperto» essere essenziale durante la crisi sanitaria;
- di trovare lavoro soprattutto nei settori e nelle professioni più precarie e meno pagate (commercio, servizi, pulizie …);
- di caricarci sulle spalle tutti i problemi irrisolti di smartworking e didattica a distanza;
- delle insufficienze dello stato sociale e in particolare dei servizi pubblici all’infanzia e per la cura di disabili e anziani/e;
- della diseguale divisione del lavoro domestico e di cura;
- della repressione e della violenza che subiscono le donne migranti, le più sfruttate e oppresse sui posti di lavoro;
- del sessismo nel linguaggio, nei posti di lavoro e in ogni forma di comunicazione quotidiana, pubblica e social;
- dei continui attacchi alla nostra libertà e autodeterminazione, anche rispetto alla nostra salute riproduttiva (non applicazione della 194, boicottaggio della Ru486, tagli ai consultori e ai punti nascita…).
Insomma, siamo stanche di essere stanche! Sul lavoro, a casa, nella società.
Per queste e per tante altre ragioni, l’8 marzo scioperiamo dal lavoro produttivo ma anche da quello riproduttivo che normalmente siamo costrette a fare gratuitamente, sia da lavoratrici che da pensionate, perché la società dà per scontato che siamo noi a doverlo fare. Scioperiamo anche dai pregiudizi, dal sessismo, dall’omofobia e da tutti i ruoli preconfezionati che la società ci vuole imporre!
Allo sciopero possono e devono partecipare anche gli uomini, perché l’alleanza, la complicità, la solidarietà diventino sempre più uno strumento di lotta condiviso per una società più equa per tutte e tutti!
#RIBelleCiao!
Qui il nostro comunicato sulla non adesione allo sciopero della Cgil

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