Nota dell’Esecutivo nazionale dell’area sulla lettera “Assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattive.
Pubblichiamo questo articolo, su richiesta dei/delle 13 compagni/e firmatari/ie, anche se diversi componenti dell’Esecutivo dell’Area propendevano per non pubblicarlo, date le sue caratteristiche.
Nel merito delle affermazioni contenute nell’articolo, l’Esecutivo dell’Area specifica che la posizione espressa dalla nostra portavoce è stata ampiamente discussa e condivisa a larga maggioranza all’interno del Coordinamento nazionale dell’Area (con il voto contrario di alcuni dei firmatari dell’articolo) e dell’Esecutivo nazionale. I toni di attacco personale, con modalità offensive e irrispettose, nei confronti della portavoce non fanno parte della cultura politica della nostra Area, così come la ridicolizzazione delle argomentazioni di genere, che invece dovrebbero informare il dibattito sindacale, soprattutto tra le aree critiche e combattive. Nessuno, né la portavoce, né nessun altro dell’Esecutivo nazionale, ha mai affermato che la partecipazione all’assemblea di Bologna fosse causa di “incompatibilità” con la Cgil e tantomeno con l’Area “Riconquistiamo tutto!”, né è stata mai messa in discussione la legittimità della partecipazione di diversi/e compagni/e dell’Area all’assemblea di Bologna. Semplicemente sono stati avanzati dubbi circa gli obiettivi di quel percorso, sulla sua reale efficacia nella costruzione dell’unità d’azione tra i lavoratori e le lavoratrici combattivi/e e sul coinvolgimento di tutta la classe nelle lotte che ci aspettano, a prescindere dalle sigle di appartenenza. L’indipendenza del nostro percorso sindacale dai partiti politici, compreso da quelli a cui aderiscono diversi militanti dell’Area, è un nostro punto di forza e con forza lo rivendichiamo per tutta la Cgil. Il sindacato di classe deve fare gli interessi della classe, rispettando il pluralismo delle posizioni politiche al suo interno. Questo non significa che l’Area non abbia preso e non prenda costantemente posizioni politiche, ma non riteniamo utile prendere parte a uno dei (tanti) percorsi politici in cui oggi si divide la sinistra di classe. Purtroppo oggi tali dubbi trovano conferma nei diversi articoli di reazione alla intervista della compagna Eliana Como, pubblicati su diversi siti, firmati da alcuni tra i promotori di quel percorso unitario, che non trovano di meglio che attaccare chi non era presente all’assemblea, invece di felicitarsi per gli apprezzamenti e per l’adesione dell’Area “Riconquistiamo tutto!” a scadenze di mobilitazione individuate a Bologna, a partire dalla manifestazione contro la repressione a Modena dello scorso 3 ottobre. Ci dispiacerebbe se si continuasse a insistere su ciò che ci divide anziché su ciò che può unirci nell’interesse della classe lavoratrice e di tutte e tutti le/gli oppresse/i. Con questo crediamo che dovremmo dismettere questa polemica e dedicarci a organizzare le lotte, con tutte le difficoltà che tutti conosciamo in questa fase, cercando di non aggiungerne altre al solo fine di guadagnare qualche iscritto in più a questa o quella sigla politica o sindacale.
Nota assunta a larga maggioranza dall’Esecutivo dell’Area “Riconquistiamo tutto!” – Opposizione CGIL, con 1 contrario (L. Scacchi) e 2 astenuti (N. Simeone e A. Zasso)
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