FCA Melfi. Lo ribadiamo: il confronto è un bene comune.
Dopo la lettera aperta dei compagni del sindacatoaltracosa FCA a Melfi è seguita la replica del segretario generale. Pubblichiamo la risposta dei nostri compagni, i quali accettano e anzi auspicano un chiarimento politico quanto prima, chiarendo nel merito le loro ragioni e le incongruenze nella ricostruzione dei fatti. Ci auguriamo che il segretario della FIOM della Basilicata organizzi il pima possibile l’incontro che i compagni chiedono e garantisca il rispetto e l’agibilità che è loro dovuta.
Accetto volentieri il Tuo invito ad un incontro per un chiarimento definitivo a condizione che ciò avvenga alla presenza di tutta l’area di minoranza R.S.A. F.C.A. a tutela della quale riscontro la tua del 27/1/2017 considerato che la questione in oggetto è d’importanza politica e Statutaria e riguarda tutta l’azione sindacale che si vorrà mettere in campo nel futuro.
Anche al fine di un sereno svolgimento del contraddittorio nell’incontro che vorrai comunicarmi, ritengo utile sottolineare alcune Tue inesattezze:
1. Le istruzioni che Tu riferisci essere giunte dal Nazionale per regolare la partecipazione al Coordinamento Nazionale non spiegano perché l’invito che potevi allargare ad un altro RSA, (vista l’assenza di uno dei due RLS che di diritto avrebbero potuto partecipare), non era possibile estenderlo a me, che mi sono proposto, mettendomi in contatto con Te.
2. Nemmeno spieghi come funziona il criterio (che per la prima volta emerge) della “rotazione” (?). Chi dovrebbe avere la precedenza tra gli RSA in caso di assenza dei singoli? Qual è l’ordine che si seguirebbe? L’ordine alfabetico o di anzianità? O quello della democraticità? Ma soprattutto non spieghi chi avrebbe stabilito tale criterio della rotazione e chi avrebbe stabilito l’ordine da seguire! La mancata comunicazione dell’ordine di rotazione Ti espone automaticamente all’accusa di “arbitrarietà” della scelta, cosa non proprio democratica, non credi ( ? )
3. Ne consegue che non è vero nemmeno che la mia partecipazione avrebbe comportato spese maggiori per la FIOM Regionale, visto che un RLS è venuto meno, come Tu stesso confermi, per cui non avresti dovuto aggiungermi agli altri due RLS, ma questo l’ho scoperto solo venendo a Roma, ovviamente, per cui mi dispiace ancora di più che Tu voglia rimarcare la polemica sulla mia “presenza non prevista”, ma di fatto in auto era rimasto ancora un posto libero;
4. e comunque non spieghi come mai la Tua scelta è ricaduta su altro RSA, guarda caso dell’area di maggioranza, mentre consentirmi di partecipare Ti avrebbe sottratto a qualunque sospetto di “discriminazione mirata” rispetto a tutti noi che rappresentiamo l’area di minoranza in Basilicata .
5. Ti contesto che un principio generale come quello della partecipazione alle aree di maggioranza ed opposizione di cui all’articolo 4 dello Statuto (invocato dall’area di minoranza nel documento del 21.1.2017, cui eviti di fare riferimento) possa ritenersi applicabile a casi specifici, piuttosto che a tutti i momenti di incontro e confronto per garantire un equo contraddittorio tra le parti.
6. Ogni altra Tua considerazione è stata smentita ( come ho già detto )da quanto ho potuto verificare personalmente a Roma, ove ho constatato che l’invito che come Segretario/ e credo in accordo con il coordinatore è stato rivolto è ricaduto, guarda caso, su un delegato dell’area di maggioranza (o forse dovrei dire Filo Landiniano!) e lo stesso ho verificato per tutti gli altri coordinatori. Basti dire che su circa 40 delegati presenti “credo con solo 3 (con me 4 perché secondo voi non dovevo esserci)” come esponenti dell’area di minoranza ( meno del 10%.. è questa la democrazia??);
7. Non mi risulta che il Presidente del Coordinamento Michele De Palma abbia mai annunciato il Tuo intervento né che ne abbia comunicato il ritiro. L’aver previsto un solo intervento per stabilimento, non ha fatto altro che confermare quanto ormai da tempo l’area di minoranza denuncia e cioè che il confronto è costantemente limitato e questo non aiuta noi e neanche i Lavoratori .
8. Purtroppo non mi sfugge affatto il motivo del coordinamento e la questione dei delicati passaggi che ci vedranno coinvolti, ma questo non puoi saperlo, visto che mi è stato impedito di intervenire ed il mio intervento sarebbe entrato certamente nel merito delle questioni, essendone quella la sede preposta e, se avessi annunciato qualcosa sul gruppo Rsa Fiom Sata mi avreste accusato di farvi lo sgambetto, perché avevi già annunciato che ci avresti spiegato al primo incontro.
9. Mi dispiace, invece, che continui a confondere i ruoli e le sedi di discussione, allorquando mi accusi di aver “insultato” il segretario generale e di aver diffuso notizie non rispondenti al vero! Ed infatti da un lato l’accusa rivolta di aver cercato di negare la mia partecipazione a Roma è stata confermata dalla Tua scelta arbitraria ricaduta su altro RSA “a caso”, che non hai spiegato. Dall’altro Ti voglio ricordare che a seguito della tua “auto eliminazione” dal gruppo WhatsApp Delegati Fiom non è stato più possibile approfondire le tematiche di comune interesse, ma soprattutto, Dino Miniscalchi, che ne era l’unico amministratore/dovrebbe essere il Coordinatore , a seguito del Tuo abbandono, e delle nostre osservazioni sul caso, ha pensato bene in sua completa autonomia e senza confrontarsi con gli altri, di eliminare tutti dal gruppo in questione, anziché entrare nel merito delle contestazioni sollevate.
10. In ordine alla mia rinomina ad R.S.A. Ti faccio notare che non era evitabile, visti i risultati storici alle varie elezioni nell’azienda in cui lavoro, (dalla prima all’ultima elezione dove sono stato candidato quasi sempre sono risultato tra i primi eletti dai lavoratori “anche nelle liste Fiom” ; sono stato tra i primi a voler firmare il ricorso alla Corte Costituzionale che ha dichiarato il rientro della Fiom tramite la nomina degli Rsa) e considerati i criteri ufficiali che la Fiom stessa si è data per garantire la democraticità della scelta, che confido tu non voglia rinnegare /disconoscere perché a te o ad altri Landiniani qualcuno di noi non fosse simpatico o adeguatamente servile ;
11. Infine, che vi sia stata la cooptazione della nostra compagna oltre la quota ed i limiti consentiti, non è vero! Anche su questo punto i tuo informatori non ti hanno detto tutta la verità: la cooptazione è stata possibile perché si era dimessa dal Direttivo Politico e da R.s.a. un’altra persona del gruppo di minoranza.
12. Gli ultimi eventi già anticipati nel documento di minoranza del 21.1.2017, verificatisi a Roma così come li ho potuti fortunatamente verificare di persona e la Tua risposta del 27.1.2017 in cui da un lato mi ricordi che sono solo “un nominato dall’alto” e non un eletto, e mi inviti ad una maggiore vicinanza all’Organizzazione, e dall’altro mi impedisci la partecipazione agli eventi di confronto e la possibilità di esprimere il mio pensiero perché se “differente o dissenziente” viene considerato “autoreferenziale” confermano la deriva autoritaria ed antidemocratica che a mio parere si sta verificando nell’organizzazione da tempo, sotto la guida Landini.
Per tutto questo sopra e attendendo che venga concordata una data di un incontro decisivo e chiarificatore che miri a migliorare il coinvolgimento di tutti noi delegati, e che ci aiuti ad affrontare questo momento storico con l’unica vera arma efficace che conosco: il confronto serrato che miri sempre alla maggiore condivisione dei percorsi.
1.2.17 Firmato
Principio Di Nanni
Sostengono questa dichiarazione e la sottoscrivono i Delegati R.S.A.
Antonio Lamorte
Maria Labriola
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