FCA (Melfi). Lettera aperta. Il confronto è un bene comune!
Alla cortese attenzione di tutti gli Iscritti e di tutti i Dirigenti del Nostro Sindacato
Partendo dai vari contrasti e dalle intimidazioni sindacali ricevute dal nuovo Segr. Reg. di Basilicata sul tema del referendum per il rinnovo del CCNL, nello specifico sulla possibilità di poter volantinare e portare avanti la normale e fisiologica posizione per il No dell’area di minoranza sul nostro territorio (Cosa che nel rispetto allo statuto cgil abbiamo comunque esercitato, nonostante a suo dire “a nostro rischio e pericolo” evidenziando che “gli rsa sono nominati..” e non votati dai lavoratori, facendoci sentire con l’ascia sul collo).
Da quel momento con modalita’ ancora più fastidiose, gli attriti si sono sempre più rimarcati, sino ad arrivare ad escludere dalla partecipazione la RSA sottoscritta dalla costruzione dei Doc da distribuire e sulle molte questioni che riguardano la Fca di Melfi e quant’altro potesse generare altre azioni nella SATA e nella ute plastica.
L’ultimo episodio che ci vede coinvolti è quello dell’esclusione a priori (almeno) di un nostro delegato a partecipare alla riunione del coordinamento nazionale degli RSA Fca che si e’ tenuta sabato 21 a Roma. Presenza che certamente e’ richiamata dall’applicazione dell’Art 4 dello Statuto Cgil e poi del titolo III e IV di delibera 1 Statuto Cgil (aree programmatiche e maggioranza/opposizione). Partecipazione di importanza indiscutibile vista rilevanza storica del momento sindacale e della contrattazione aziendale, che già da subito potrebbe vederci coinvolti.
Riteniamo necessario superare questa chiusura del Segr. che mira a chiudere gli spazi statutari e sentiamo di ribadire che i vari dirigenti FIOM non possono calpestare la minoranza lucana (“che ricordiamo allo scorso congresso ha ottenuto il 51% dei voti a favore”), per questo chiediamo che venga regolarizzata nella democrazia e nei numeri, la percentuale che va applicata in tutti i ruoli e gli ambiti previsti dallo statuto. La democrazia e il confronto costante sono un bene comune, i lavoratori e chi crede nel rafforzamento della FIOM lo sanno, e ne chiedono rispetto e applicazione.
Principio Di Nanni, Antonio Lamorte, Maria Labriola (20/1/2017)
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