Nota. Chi può presentare il documento 2?
Nota sul Regolamento Congressuale
L’11 luglio si è riunita per la prima volta la Commissione Nazionale di Garanzia per il XIX congresso CGIL. Uno dei punti di discussione è stato i presentatori dei documenti congressuali, punto sul quale, come tutti/e sapete, abbiamo sollevato forti critiche in sede di approvazione del Regolamento Congressuale.
Nei giorni scorsi, ho presentato un quesito in cui si chiede alla Commissione nazionale l’interpretazione del punto 8.3.3, in particolare se sia possibile, come è scritto nel testo del Regolamento, che i documenti nazionali siano illustrati “in tutte le assemblee di base da parte dei proponenti e degli iscritti/e da essi delegati, previa informazione alla Commissione di Garanzia Congressuale del livello competente”.
La risposta, pur richiamando “l’interezza del punto 8.3.3”, sottolinea questo principio. Cito testualmente la risposta: «confermiamo che è facoltà di ogni presentatore delegare un singolo iscritto/a, previa comunicazione alle commissioni di garanzia territorialmente competenti, così come previsto dal punto 8.3.3 del regolamento, che va a disciplinare le modalità di presentazione dei documenti congressuali durante l’iter congressuale».
Le risposte ad altri quesiti, rispettivamente di Alessandria e Padova, confermano un altro principio che abbiamo sostenuto fin dall’inizio, nonostante le forzature che in alcune commissioni si stanno già provando a fare. Il principio cioè che non c’è un limite di categoria nella presentazione dei documenti. Cito testualmente: «alle assemblee di base possono partecipare i dirigenti di categorie diverse». Chi è in Fiom può andare in Filctem, per esempio, nell’ambito del territorio di competenza (territoriale, regionale e nazionale).
Sia chiaro, il punto politico che abbiamo sollevato purtroppo resta, tant’è che in Commissione abbiamo votato contro. D’altra parte, nel formulare il quesito non mi aspettavo che il Regolamento congressuale votato dal Direttivo potesse essere modificato. Ma calma e gesso. C’è una cosa che emerge dalla risposta al mio quesito e la dobbiamo far valere: il principio che ogni iscritto possa presentare il documento è difficilmente aggirabile. Nonostante tutto, si fa fatica a dire: NO, non può! Perlomeno, la Commissione di Garanzia Nazionale non lo ha fatto. E questo, dentro alle contraddizioni che emergono complessivamente, lo ritengo positivo.
Immagino comunque che in alcune Commissioni territoriali potrebbero non farsi scrupoli a negarci il diritto. Se e quando lo faranno, valuteremo come rispondere territorialmente. Da subito, confermo quanto ho detto al Direttivo nazionale: «se non potremo parlare nelle assemblee congressuali nei posti di lavoro, troveremo comunque il modo di far sentire le nostre posizioni, anche volantinando fuori dalle assemblee». In ogni caso, mi auguro che non ce ne sia bisogno e che la risposta della Commissione sia sufficiente a suggerire a tutti/e una gestione non conflittuale delle assemblee. Altrimenti, vedremo.
Per ora, è importante che in tutte le Commissioni territoriali si forniscano gli elenchi dei presentatori del nostro documento, anche semplici iscritti/e. Fatelo al più presto tramite i nostri compagni/e nelle Commissioni territoriali.
Buon lavoro e buon congresso!
Eliana Como – prima firmataria del documento alternativo Le radici del sindacato
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