Sciopero 30 maggio: due mozioni di due scuole

I Collegi docenti si esprimono contro il Decreto Legge del governo che recupera e radicalizza la Buonascuola.

Il 30 maggio è proclamato da diverse organizzazioni sindacali lo sciopero della scuola: qui le ragioni di RT nella FLC, contro un decreto che riprende e radicalizza la Buonascuola.

In questi giorni e in queste settimane, diverse assemblee e diversi collegi docenti delle scuole stanno esprimendosi sul Decreto Legge e il grave attacco che rappresenta verso il personale della scuola.

Ne riprendiamo e pubblichiamo qui due (quella del Collegio docenti dell’Istituto Di Vittorio-Lattanzio di Roma e quella dell’assemblea convocata dalle RSU dell’Istituto Comprensivo di Torre del Lago), al quale hanno contribuito RSU recentemente elette di RT nella FLC.

Invitiamo le RSU, i collegi docenti, le assemblee sindacali della scuole ha prendere nei prossimi giorni e nelle prossime settimane iniziative simili, con questi e altri contenuti, verso e oltre lo sciopero del 30 maggio.

Come ci ricorda il Colettivo di fabbrica GKN, per questo, per altro, per tutto!

RT nella FLC

DOCUMENTO DELL’ASSEMBLEA RSU DELL’IC DI TORRE DEL LAGO del 23/05/22

IL DECRETO LEGGE 36 VA RITIRATO LA SCUOLA, I DOCENTI, IL PERSONALE ATA  MERITANO UN CONTRATTO ADEGUATO, DIRITTI E RICONOSCIMENTO SOCIALE

L’Assemblea Sindacale Unitaria RSU dell’IC di Torre del Lago, riunita in data 23/05/2022 preso atto della pubblicazione del Decreto Legge n. 36 del 30 Aprile 2022, relativo all’attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, ritiene estremamente critico il decreto nel metodo e nei suoi contenuti.

Rispetto al metodo ritiene profondamente sbagliata la scelta del Governo e del Ministero dell’Istruzione di intervenire pesantemente su molti aspetti significativi della vita della scuola, in assenza di qualunque coinvolgimento degli operatori e invadendo in modo pesante  il campo di materie che la normativa affida alla contrattazione sindacale nazionale.  Ancora una volta si decidono questioni di grande rilievo per il sistema scolastico attraverso atti unilaterali, addirittura un Decreto Legge, senza consultare l’opinione qualificata di chi la Scuola la vive e ne assicura il quotidiano funzionamento.

Rispetto ai contenuti del suddetto decreto li ritiene estremamente critici:

  • Si prevede un PERIODO DI FORMAZIONE triennale (obbligatorio per i neo-immessi in ruolo), gestito da un ente esterno che indirizzerà la scelta delle metodologie didattiche oggetto di formazione (a discapito della libertà di insegnamento): un percorso formativo da svolgersi in ore aggiuntive non retribuite di formazione (più ore da fare in classe), che prevede valutazioni annuali e alla fine dei tre anni, a carico del Comitato di valutazione (allargato a un DS esterno), che sarà chiamato ad individuare una parte di coloro che hanno svolto la formazione (il 40% massimo) per assegnare loro un bonus premiale una tantum. Un meccanismo premiale selettivo e competitivo inaccettabile finanziato tramite tagli al personale docente (9.600 docenti) e con parte della card docente.
  • Il SISTEMA DI RECLUTAMENTO previsto è lungo e complesso, con 3 step: percorso abilitante, concorso e periodo di prova in servizio (con progressive prove da superare in ogni fase); questo rende l’accesso al ruolo un percorso ad ostacoli e impedisce l’accesso all’abilitazione ai precari, oltre a scaricare i tutti i costi di formazione sui corsisti stessi; un meccanismo assolutamente inadeguato che non risponde al bisogno di procedure efficaci e idonee a conciliare la formazione iniziale con prospettive certe di assunzioni e a superare la forte precarizzazione del sistema scolastico.

L’Assemblea Sindacale Unitaria RSU, inoltre ritiene non accettabili:

  • il TAGLIO DELLA SPESA DELLA SCUOLA dal 4% al 3,5% (tra le più basse in Europa), in presenza di forti stanziamenti destinate ad altre voci col PNRR;
  • le cifre assolutamente insufficienti previste per il RINNOVO DEL CONTRATTO, che non permetteranno di adeguare il livello stipendiale del personale della scuola, già molto basso, a quello del resto della pubblica amministrazione e degli altri paesi europei, soprattutto in questo periodo dove l’inflazione è a livelli altissimi.

Per questo l’Assemblea Sindacale Unitaria RSU dell’IC di Torre del Lago chiede il ritiro del D.L. 36, il finanziamento della scuola e del rinnovo del contratto con risorse adeguate e sostiene le ragioni dello Sciopero Unitario della Scuola di lunedì 30 maggio.

23/05/2022                   

l’Assemblea Sindacale Unitaria RSU dell’IC di Torre del Lago

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