Solidarietà agli studenti di Torino

Comunicato nazionale

Ieri mattina, 11 giovanissimi esponenti del movimento studentesco sono stati sottoposti a severe misure cautelari per gli scontri avvenuti il 18 febbraio a Torino davanti alla sede dell’Unione industriali, durante le manifestazioni per le morti avvenute in alternanza scuola lavoro: carcere, arresti domiciliari, obbligo di firma.

E’ una misura repressiva, pesante e sproporzionata che punta a punire l’intero movimento studentesco. Ragazzi e ragazze che manifestavano giustamente per la sicurezza sul lavoro e per una scuola che insegni loro molto più che un mestiere e che sono stati, in quelle settimane, attaccati in tante città dalla polizia, ovunque schierata a difesa di Confindustria.

Le stesse forze dell’ordine che pochi mesi prima, a ottobre, avevano invece accompagnato i fascisti in Corso Italia, lasciandoli vandalizzare indisturbati la sede della Cgil.

Questo «ordine sociale» è marcio: punisce chi manifesta per la scuola e un lavoro sicuro, mentre difende chi, per il proprio profitto, aggira le norme sulla sicurezza. Piena solidarietà ai ragazzi colpiti dalla repressione e all’intero movimento studentesco. Non mollate! Voi siete la parte migliore di questo paese. La Confindustria e chi così violentemente la difende, la parte più miserabile.

#RiconquistiamoTutto in Cgil

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