Sulla nuova segreteria Cgil
Dichiarazione di voto di Eliana Como
La Assemblea Generale di oggi ha eletto la nuova segreteria Cgil, votando la sostituzione di 3 compagni/e uscenti (Galli, Dettori, Ghiselli) con 4 nuovi compagni/e (Giove, Ferrari, Redavid, Barbaresi). La segreteria è stata eletta con 185 sì, 34 no, 18 astenuti, 1 scheda bianca. Considerando il numero di votanti 238 e il numero di aventi diritto, i sì sono stati il 77% dei votanti e il 58,7% degli aventi diritto.
Segue la nostra dichiarazione di voto contrario, portata da Eliana Como.
“Per prima cosa, lasciatemi dire che penso sia stato un errore convocare questa Assemblea Generale il giorno prima delle elezioni RSU del settore pubblico. E’ chiaro a tutti cosa significa questo passaggio elettorale e non ci voleva molto a immaginare che, come è accaduto, tanti compagni e compagne del settore pubblico non abbiano potuto esserci oggi. Credo sia altrettanto chiaro che chi è stato penalizzato in questo senso sono i delegati e le delegate che sono sul posto di lavoro, non i segretari.
Detto questo, esprimo il voto contrario al rinnovo di questa segreteria. Non per ragioni personali relativi ai quattro nomi che sono stati scelti. Il punto è che credo sia scorretto eleggere la segreteria nazionale un attimo prima che inizi il Congresso. E’ scorretto sia da un punto di vista formale, che sostanziale. E’ il Congresso che definisce i gruppi dirigenti, sulla base della discussione programmatica che lì si fa.
O almeno è così che dovrebbe essere. Anche se, francamente, c’è da chiedersi che merito ci fosse nel Congresso del 2018, anche considerando che oggi entrano in segreteria almeno due compagni/e che, all’epoca, avevano sostenuto Colla.
A distanza di quattro anni, quel Congresso mi pare ancora più surreale di quanto già non mi apparisse allora. E se Landini veniva dipinto come il segretario delle lotte e dei movimenti contro quello della moderazione e del verticismo, beh, possiamo dirci ora che ha dimostrato di essere piuttosto il segretario del rapporto unitario con Cisl Uil, tuttaltro che di lotta (stiamo ancora aspettando la promessa di continuità del 16 dicembre) e per niente di movimento (su questo l’assenza plastica dei vertici della Cgil alla manifestazione di GKN a Firenze sabato scorso parla da sola).
Ciò detto, si potrebbe anche argomentare che questa nuova segreteria lascia disattese le promesse di rinnovamento generazionale e che di nuovo eleggiamo una segretaria che già sappiamo farà 65 anni nel pieno del primo mandato. Così come, per l’ennesima volta, perdiamo l’occasione di vedere un compagno o una compagna migrante nella segreteria nazionale. Ma a monte resta appunto il nodo politico di questa elezione, che blinda il gruppo dirigente un minuto prima di iniziare il Congresso.
Per questo, voteremo contro. Fin d’ora, confermo in ogni caso la stima e la fiducia personale nei quattro compagni e compagne che oggi saranno elette e auguro loro, sinceramente, in bocca al lupo. Aldilà delle differenze, abbiamo tutte e tutti sfide grandi e difficili da affrontare.”
Eliana Como
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