Verso il XIX congresso CGIL: per un documento alternativo!

Il documento del Coordinamento nazionale di RicoqnuistiamoTutto

Martedì 29 marzo, on line, si è tenuto il Coordinamento nazionale dell’area programmatica #Riconquistiamotutto, per discutere del prossimo avvio del congresso CGIL [il direttivo che ne apre il percorso formale è stato oggi indetto per il prossimo 12 aprile]. Alla riunione hanno partecipato pù di 85 compagni/e [come al solito le riunioni del coordinamento sono aperte anche ad altri compagni/e], che si sono alternati nel corso del dibattito, che ha visto 24 interventi [Como, Zasso, Iozzi, Biondo, Mortara, Locantore, Scola, Coin, Breda, Antonini, Silvan, Della Giovanna, Macciò, Foderaro, Grilli, Salvetti, Maresca, Colucci, Pozzi, Lucignano, Grisolia, Tardivello, Scacchi, Verra]. Al termine, il Coordinamento nazionale ha approvato questo documento con 23 voti favorevoli, 3 contrari, 1 astenuto.

La segreteria della CGIL sta imponendo un’accelerazione significativa dei tempi del nuovo Congresso. Abbiamo già dichiarato al direttivo nazionale che questa accelerazione è una scelta irresponsabile, anche in considerazione del fatto che si è appena chiusa la Assemblea Organizzativa e soprattutto perché rischia di andare a discapito delle assemblee nei posti di lavoro, che è da sempre per noi la fase più importante del congresso e quella a cui, a causa del covid, avremmo casomai dovuto dedicare più tempo del solito.

Al tempo stesso, riteniamo sbagliata, oltre che anomala, sia dal punto di vista formale che sostanziale, la scelta di eleggere una nuova segreteria nazionale un minuto prima di avviare la fase congressuale. Anche per questo voteremo contro questa nuova segreteria nella Assemblea Generale del 4 aprile.

In ogni caso, anche se cercheremo di opporci a questo calendario, se dovesse essere confermata questa tempistica dobbiamo essere pronti a questa possibile accelerazione.

Ribadiamo la nostra volontà di costruire una posizione radicalmente alternativa a quella che sarà espressa dal documento della maggioranza. Abbiamo in queste settimane verificato, dopo le posizioni e i documenti comuni presentati a Rimini, la fattibilità, la configurazione generale e il percorso di un documento alternativo al XIX congresso CGIL insieme ai compagni e alle compagne di Democrazia e Lavoro. Un documento alternativo cioè alla linea e alla strategia della maggioranza della CGIL, oltre che all’attuale assetto della società, a partire dalla centralità del lavoro e dei suoi conflitti. Un documento alternativo che dovrà nascere da un percorso definito, in grado di coinvolgere l’insieme delle nostre aree e oltre, in un percorso esplicito ed aperto di costruzione di una posizione congressuale e quindi poi, in prospettiva, di una prossima area programmatica.

Per questo, ribadiamo l’impegno di promuovere insieme a Democrazia e Lavoro un’assemblea nazionale a metà aprile a Firenze [mercoledì 13 aprile, Casa del Popolo di Rifredi, ndr], aperta a chiunque condivida il nostro appello a un documento alternativo al XIX congresso della CGIL. L’assemblea definirà un mandato per la prima stesura di una bozza di documento, da varare poi in una assemblea nazionale prima della sua presentazione definitiva al Direttivo della CGIL.

Il documento dovrà riuscire a essere il più possibile breve e leggibile da tutte e tutti e dovrà con chiarezza esplicitare, fin dalle prime frasi, le nostre ragioni nel presentarlo, a partire dalla rivendicazione di una Cgil conflittuale, democratica, aperta ai movimenti sociali, rivendicativa, non incastrata nella ricerca della concertazione e della unità sindacale con i vertici di Cisl e Uil.

Il documento dovrà inevitabilmente comprendere elementi generali di analisi e di rivendicazione, a partire da questi macro temi:

  • lo scenario generale: la distruzione del pianeta, la pandemia, la guerra e le spese militari, l’idea che il profitto venga prima della salute e della sicurezza;
  • l’impoverimento del mondo del lavoro, la digitalizzazione, le trasformazioni organizzative e il nuovo sfruttamento, la precarietà, le delocalizzazioni, la sicurezza sul lavoro, l’orario di lavoro, il sistema pensionistico, il salario, le pensioni povere;
  • la legge sulla rappresentanza, una nuova stagione di contrattazione rivendicativa e realmente inclusiva, anche attraverso un salario minimo ad essa agganciato;
  • la difesa dello stato sociale pubblico, a partire da sanità e scuola, contro privatizzazioni, aziendalizzazioni, regionalizzazioni, autonomia differenziata e welfare integrativo;
  • i diritti sociali e civili, il rapporto con i movimenti, contro omofobia, sessismo, razzismo, fascismo, mafia, malaffare e criminalità organizzata;
  • la dialettica sindacale e il pluralismo, il ruolo e la funzione di un documento e di una proposta alternativa, le proposte per il cambiamento della Cgil, il conflitto e la democrazia, l’auto-organizzazione, i coordinamenti sindacali e le pratiche conflittuali, a partire dalla vertenza esemplare di GKN.

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