L’ennesima estate amara dei precari della scuola.
Siamo nel pieno del mese di agosto, a poche settimane dalla ripresa delle attività scolastiche, dopo un anno in pandemia che ha messo a dura prova tutti i soggetti che vivono giorno dopo giorno la scuola, dagli studenti al personale ATA passando ovviamente per gli insegnanti. Un anno sicuramente ricco di contraddizioni, nel quale abbiamo potuto toccare con mano la vuotezza della retorica dei banchi a rotelle, con centinaia di migliaia di contagi da Covid tra gli studenti e i lavoratori della scuola, con un piano vaccinale partito in ritardo e soprattutto una quasi totale assenza di distanziamenti, tracciamenti regolari a tappeto e Fpp2 in dotazione, e soprattutto con l’assenza di una reale campagna di informazione sull’utilità dei vaccini nella prevenzione e nel porre un argine a questa pandemia.
Un nuovo settembre nero all’orizzonte. Il caos del varo delle nuove GPS all’inizio dello scorso anno scolastico è purtroppo impresso nella memoria di tutti, dei docenti di ruolo che si sono dovuti sobbarcare ore aggiuntive, che lo strapotere dei DS dato dall’Autonomia scolastica ha permesso di trasformare in molti casi in ore di volontariato, per colmare le centinaia di migliaia di cattedre vuote, come delle centinaia di migliaia di insegnanti precari, una fetta sempre maggiore del mondo dell’insegnamento nella scuola pubblica, che in troppi casi hanno dovuto aspettare mesi prima dell’assegnazione dell’incarico. Una situazione che si ripeterà anche tra poche settimane, alla luce delle quasi 102.000 cattedre vacanti infatti si aggiungeranno le deroghe su sostegno, che quest’anno hanno raggiunto quota 77.600 e altri 14.142 posti di organico di fatto (dati FLC CGIL). A cui ovviamente vanno tolte le 42000 stabilizzazioni in corso tanto sbandierate dal Ministro Bianchi, che però andranno a coprire soltanto i pensionamenti e poco più.
Un concorso che ha saputo soltanto dividere. Nelle ultime settimane, dopo mesi e mesi di attesa, decine di migliaia di insegnanti precari hanno ricevuto gli esiti del concorso straordinario, un concorso effettuato in piena pandemia, che ha visto numerose contestazioni da parte degli insegnanti precari, un concorso totalmente privo di un’oggettività, in quanto basato su un elaborato suddiviso in più tracce da svolgere in sole due ore e mezza. Se una parte dei partecipanti ha potuto ottenere il ruolo tramite questa procedura la maggioranza, insegnanti che da anni svolgono con passione e sacrifici il loro lavoro, in moltissimi casi a centinaia di chilometri da casa, hanno dovuto affrontare nell’arco di poche settimane l’umiliazione di non essere stati giudicati idonei al ruolo e di dover per l’ennesima estate fronteggiare disoccupazione e incertezza sul prossimo anno scolastico. Sarebbe questa la scuola affettuosa tanto presente nella retorica del Ministro Bianchi?
Il Decreto Sostegni Bis, l’ennesimo schiaffo in faccia. Se il concorso straordinario si è rivelato una debacle e un’umiliazione rara, volta a dividere una categoria già troppe volte frammentata, il Decreto Sostegni Bis, con la conferma del concorso ordinario con modalità simili a quelle del concorso STEM, che ha visto un numero paurosamente esiguo di vincitori, e la divisione dei precari delle GPS tra insegnanti in prima fascia che verranno stabilizzati e insegnanti in seconda fascia che verranno lasciati nel limbo del precariato, dimostra come anche da parte di questo Ministro ci sia solo la volontà politica di frammentare la categoria e mantenere nei fatti una vera e propria divisione in caste del corpo docente tanto utile da un lato ai partiti di governo e di opposizione, che sul precariato costruiscono le proprie campagne elettorali, salvo poi smentire ogni singolo punto al momento dei fatti, all’immensa pletora di enti di formazione e studi legali che tra corsi e ricorsi fatturano ogni anno milioni di euro, e dall’altro lato ai progetti di tagli e regionalizzazione della scuola pubblica.
Il silenzio assordante della maggioranza FLC CGIL. Dinnanzi a tutto ciò, con un mese di settembre alle porte che si prospetta non meno problematico di quello dell’anno scorso, non possiamo non denunciare la posizione debole e nei fatti complice di questo ministero da parte della direzione FLC. Un silenzio che è l’altra faccia della medaglia della fiducia nei confronti del ministro Bianchi sbandierata ai quattro venti nelle sue prime settimane di dicastero. Un silenzio che spinge sempre più migliaia di insegnanti che non trovano risposte nelle braccia degli studi legali sforna-ricorsi e nella totale sfiducia di ogni prospettiva di lotta per la stabilizzazione, una battaglia da saldare ad ogni costo con le altre vertenze che animano il mondo della scuola e degli altri settori. Non possiamo che denunciare questo silenzio, che rende la maggioranza della FLC CGIL complice nel lasciare decine di migliaia di precari senza risposte.
Questo silenzio deve esser rotto con una prospettiva di sciopero generale unificante della scuola e di tutti i settori della conoscenza, non meno toccati dalla problematica del precariato. Una prospettiva che riunisca anche la questione della salute, rivendicando tracciamenti regolari, mascherine Fpp2, una adeguata campagna informativa sui vantaggi della vaccinazione, una reale lotta alle classi pollaio tramite la stabilizzazione per titoli e soprattutto servizio di tutti gli insegnanti precari che da anni portano avanti la scuola pubblica e di tutto il personale ATA. Una prospettiva di sciopero generale unificante di tutti i settori, che veda in piazza i lavoratori della scuola al fianco dei lavoratori di tutte le fabbriche che stanno chiudendo, come la Gkn di Firenze o la Whirlpool di Napoli, perché solo con l’unità delle vertenze accompagnata da rivendicazioni unificanti, come la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario ed una reale patrimoniale del 10% sul 10% più ricco dei patrimoni per compensare le decine di miliardi di euro tagliati alla sanità, alla scuola ed ai trasposti, si può presentare il conto a questo governo e garantire la stabilizzazione di tutte e tutti i precari della scuola, insegnanti e ATA, non uno di meno.
#RT nella FLC
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