Con i lavoratori e le lavoratrici della GKN!

Volantino per il corteo del 24 luglio. #RT Toscana

INCONDIZIONATI la nostra SOLIDARIETÀ e il nostro SOSTEGNO
[testo del volantino alla manifestazione nazionale del 24 luglio, qui in pdf]

La comunicazione della chiusura della GKN Driveline è arrivata inaspettata, ma che l’accordo (la presa d’atto) dello sblocco dei licenziamenti del 30 giugno avrebbe rotto gli ultimi argini rimasti era chiaro a molti, nonostante la firmataria Cgil avesse presentato come una grande vittoria       l’ “impegno a raccomandare” l’utilizzo degli ammortizzatori sociali prima di procedere coi licenziamenti: un velleitario impegno scritto sul nulla.

Inoltre, la scelta della Cgil di convocare la piazza il 26 giugno annunciando una difesa intransigente dei posti di lavoro salvo poi sottoscrivere un accordo così poco efficace è servita solo ad alimentare la disillusione e la perdita di credibilità davanti ai propri rappresentati.

E’ l’ultima in ordine di tempo di una lunga lista di responsabilità in capo al sindacato confederale; lo stato delle condizioni della classe lavoratrice in Italia è lo specchio dell’operato sindacale degli ultimi 20-30 anni: precariato, sfruttamento e soprusi, bassi salari, incidenti e morti sul lavoro, età pensionabile elevata, licenziamenti e disoccupazione di massa.

La strategia sindacale di limitare al massimo mobilitazioni e conflitto, per un rapporto ed un accordo col governo Draghi per essere riconosciuti come rappresentanti del mondo del lavoro, non è la linea che farà cambiare questo stato di cose e nemmeno quella in grado di “moderarlo”.

In questo quadro – solo nelle ultime due 2 settimane: conferma della chiusura della Whirpool di Napoli, chiusura della Gianetti Ruote in Brianza, Gkn Driveline a Firenze, Timken a Brescia, licenziamenti in Vitesco a Pisa – è evidente che l’unico argine al tracollo dei diritti e all’acuirsi della crisi dell’industria in Italia sta nel protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori.

Il post-pandemia è la foglia di fico per una situazione di crisi industriale generalizzata che era già in atto e che si può risolvere solo con il ritorno al protagonismo dello Stato nella pianificazione economica e industriale, mettendo al centro i diritti di chi lavora.

Le compagne e i compagni della GKN sono determinati a che la loro vertenza al Mise non si risolva, come l’esperienza insegna, con la chiusura della fabbrica e lo scivolamento verso la disoccupazione con un po’ di ammortizzatori sociali.

Ritiro dei licenziamenti e abrogazione delle leggi sul lavoro precario, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e riduzione dell’età pensionabile: queste sono le misure da rivendicare affinché non siano lavoratrici e lavoratori a pagare le conseguenze della crisi.

È per questo che RSU e dipendenti della GKN chiamano tutti e tutte alla solidarietà e alla lotta con la parola d’ordine INSORGIAMO, per una vertenza nazionale e generalizzata.

Nostro compito, come compagne e compagni, militanti sindacali è sostenerli nella lotta ed essere al loro fianco, mobilitarsi contro lo sfruttamento e lo smantellamento dei diritti da parte dei padroni, delle multinazionali e della finanza.

La Cgil prenda atto della nefasta volontà delle imprese e del governo Draghi (e dei partiti che lo sostengono) e sostenga fino in fondo, con mobilitazioni e azioni adeguate, la lotta e le rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori della GKN e di ogni realtà produttiva sotto attacco.

Riconquistiamo tutto! – Il sindacato è un’altra cosa, Toscana
Area di opposizione in Cgil
sindaltracosatoscana
@gmail.com

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