CN RT: risoluzione alternativa di Cimmino e Mortara.
PER IL RILANCIO DI RT
Primi firmatari: Vincenzo Cimmino e Lorenzo Mortara
L’assemblea del coordinamento nazionale di RT di oggi, giovedì 13 maggio, avviene in pieno disarmo dell’area di opposizione. Nel tempo trascorso dall’ultima assemblea, RT ha proseguito senza uno straccio di bilancio del suo intervento, sempre più ridotto a prese di posizioni puramente mediatiche sul sito da parte della portavoce senza un reale tentativo di intervento nel vivo di quel poco che si muove sul terreno della lotta di classe, eccetto la documentazione del lavoro svolto da alcune categorie (poche), soprattutto la FLC.
La riprova è l’ordine del giorno, legato a un tema certamente importante come la prossima conferenza di organizzazione, ma che denota un ripiegamento sul piano burocratico e tutto interno alla Cgil, più che un’apertura verso i conflitti di classe di questo paese.
Di fronte a una politica al contempo di collaborazione di classe e inefficace pure sul piano minimale di Landini e della Burocrazia CGIL noi non siamo stati capaci di presentarci con una piattaforma alternativa, la sola che potrebbe dare base al successo di un vero sciopero generale, punto di partenza di una vertenza generale contro padronato e governo.
Di fronte alla crisi economica, sociale e sanitaria che stanno affrontando l’Italia, l’Europa e il Mondo, noi dobbiamo perlomeno rivendicare che la CGIL costruisca una piattaforma di lotta che includa la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio a 30/32 ore settimanali; una patrimoniale straordinaria sulle grandi ricchezze (almeno il 10% sul 10% più ricco); il controllo operaio sulle condizioni di sicurezza sul lavoro:
Rt, nonostante l’adesione formale e mediatica, è rimasta assente nei fatti nelle più importanti manifestazioni di questo periodo, a cominciare da quelle promosse dal SI COBAS e dall’Assemblea dei lavoratori combattivi a Piacenza contro la repressione dei compagni che lottano alla Fedex.
Rt non ha prodotto nemmeno una vera e propria campagna per il No al rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
Riteniamo giusto sottolineare l’inadeguatezza del gruppo dirigente, anche e soprattutto alla luce della lettera pubblica che una trentina di iscritti/e alla Cgil di Piacenza hanno inviato alla Camera del Lavoro per dissociarsi dal tentativo di dividere i lavoratori che la burocrazia ha messo in campo rendendosi complice della ristrutturazione aziendale e delle azioni repressive contro i lavoratori. Quella trentina di iscritti forse avrebbero potuto trovare in RT un punto di riferimento interno alla Cgil, se solo RT avesse speso qualche parola sul sito e direttamente sul posto a Piacenza, intervenendo concretamente a sostegno di questa vertenza e dei lavoratori colpiti.
Nonostante l’ordine del giorno ufficiale, l’assemblea di oggi ha come suo argomento carsico, un rapporto preferenziale che il gruppo dirigente di RT, sta portando avanti con Democrazia e Lavoro in vista della Conferenza di organizzazione e del prossimo congresso per poter presentare un documento alternativo, escludendo nei fatti a priori il rapporto anche con Le Giornate di Marzo.
Il problema per noi non è solo la scelta di un’alleanza a senso unico con Democrazia e Lavoro (che segnala un evidente spostamento a destra di RT) ma anche il metodo. Innanzitutto prima dovrebbe essere il coordinamento a discuterne, e poi eventualmente l’esecutivo dovrebbe sondare il terreno, non il contrario. Il punto però è che un’alleanza deve essere finalizzata ad aiutare a promuovere il conflitto di classe e ad innalzare il livello di coscienza dei salariati fino alla comprensione, a partire dalle esigenze immediate, della necessità del superamento del sistema capitalistico. Se serve solo a preservare posti nei direttivi è dannoso proprio perché raggiunge lo scopo opposto.
Già nella presa di posizione sulla mozione europea che equiparava nazismo e comunismo abbiamo visto come un eventuale accordo con Democrazia e Lavoro significhi per RT scivolare sulle sue posizioni e non il contrario. Un accordo con altri pezzi di Cgil per noi deve essere fatto alla luce del sole, non dietro le quinte, sulla base del programma e partendo dal tentativo di fronte con gli scissionisti delle Giornate di Marzo – che invece il gruppo dirigente di RT vuole scartare a priori, perché antepone la sua ferita personale all’interesse razionale dei salariati.
Rispondi