Palestina. Stiamo da una parte sola!
La narrazione di queste ore sta capovolgendo la realtà, descrivendo Israele come aggredito piuttosto che aggressore.
Questa narrazione distorta è il frutto della politica internazionale, che ha deciso sfacciatamente di schierarsi a favore del governo criminale di Israele.
Perché quello che sta accadendo non ha niente di ambiguo, non è equivocabile. È palesemente una feroce operazione di repressione dell’esercito israeliano, con centinaia di feriti e di arresti contro i palestinesi, mobilitati contro l’apartheid loro imposta, per difendere il diritto più elementare che esista, quello di vivere nelle proprie case. Repressione a cui hanno seguito violenti bombardamenti contro la Striscia di Gaza, che hanno provocato decine di morti, compresi i bambini e bambine.
È una strage. Di fronte ad essa non è accettabile essere equidistanti. Difendere il Israele, come sta facendo trasversalmente gran parte della politica istituzionale italiana, significa schierarsi dalla parte dell’aggressore.
Noi possiamo stare solo da una parte, quella del popolo palestinese. Per questo partecipiamo a tutte iniziative di mobilitazione, già a partire da quelle che si svolgeranno domani, 15 maggio, in tante piazze italiane. Siamo a fianco della comunità palestinese, per condannare il massacro del popolo palestinese, denunciare l’oppressione israeliana nei confronti della popolazione di Gerusalemme, di Gaza e e di tutti i territori occupati.
#RiconquistiamoTutto
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