Sull’accordo per le vaccinazioni nei posti di lavoro

Governo/Sindacati: l’accordo sulle vaccinazioni? Ennesimo squarcio per la Sanità pubblica

Dichiarazione di Eliana Como, portavoce di #RiconquistiamoTutto, e Adriano Sgrò, Coordinatore nazionale di ‘Democrazia e Lavoro’ CGIL

Governo/Sindacati: l’accordo sulle vaccinazioni? Ennesimo squarcio per la Sanità pubblica

Finiranno per essere privilegiati, nella strada verso la vaccinazione, lavoratori e lavoratrici che, indipendentemente dalle condizioni di rischio, età e fragilità, lavorano in imprese grandi e strutturate”

L’accordo sottoscritto dai Sindacati col Governo sulle vaccinazioni nelle Aziende rappresenta l’ennesimo squarcio per la Sanità pubblica: contribuisce ad aumentare le diseguaglianze e le differenze sociali – anche tra i lavoratori, i quali finiranno per essere suddivisi tra privilegiati e non, perché la libera volontà imprenditoriale determinerà un sottoinsieme di emarginati nelle aziende più piccole o disattente – oltre a destrutturare il principio universalistico del Servizio Sanitario Nazionale di rango costituzionale.

Finiranno infatti per essere privilegiati, nella strada verso la vaccinazione, lavoratori e lavoratrici che, indipendentemente dalle condizioni di rischio, età e fragilità, lavorano in imprese grandi e strutturate che aderiranno all’iniziativa; soprattutto senza che ci sia alcuna considerazione per l’essenzialità del lavoro svolto. Il rischio è che lavoratori e lavoratrici, come per esempio quelli della distribuzione alimentare, esposti al rischio di sovraffollamento e che non hanno mai smesso di lavorare perché oggettivamente essenziali, finiscano per essere vaccinati dopo di altri.

Spiace inoltre dover rilevare che, in pochi mesi, siamo passati dalla sacrosanta rivendicazione del rilancio della Sanità pubblica ad una sorta di laissez faire privatistico e della separazione dei diritti.

In questi mesi la Cgil ha ricevuto migliaia e migliaia di denunce su inefficienze ed anomalie nella gestione della pandemia ed ha registrato una richiesta forte di un’azione indirizzata alla riorganizzazione della Sanità del paese. Mentre, a distanza di pochi giorni, prima con l’implementazione del Welfare contrattuale del Patto per la Coesione Sociale, poi con questo nuovo accordo e con i vaccini consegnati alla magnanimità padronale, si contribuisce a sferrare un altro duro colpo alla già affaticata macchina pubblica sanitaria.

Noi pensiamo che sia giunto il tempo di un’azione sociale e di lotta contro le indubbie défaillances dei Servizi sanitari e riteniamo occorra combattere le diseguaglianze che si continuano a produrre, anche con responsabilità sindacali.

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