Elica. Tanto tuonò che piovve…

#RICONQUISTIAMOTUTTO - OPPOSIZIONE IN CGIL nelle Marche

La vicenda ELICA nella sua drammaticità non suscita sorpresa tantomeno rappresenta una novità; è, semplicemente l’ennesima dimostrazione che l’impresa contemporanea è stata totalmente assoggettata, sia nel suo insieme che nei suoi gangli più intimi, ai dettami dell’economia finanziaria, un contratto prevale su tutti gli altri: quello tra i proprietari, cioè gli azionisti, ed i manager, i secondi hanno il dovere di anteporre ad ogni altra considerazione l’interesse dei primi, che si traduce nella massimizzazione del valore del capitale collocato nell’impresa.

La sola cosa che per l’azionista è il valore di mercato dell’impresa indicato dal corso attuale delle azioni quotate in borsa; gli interessi di lavoratori, fornitori, comunità locali, sono irrilevanti.

I criteri che un tempo erano privilegiati come indici del successo di un impresa, tipo la dimensione raggiunta, il fatturato, il numero dei dipendenti, la leadership tecnologica, la posizione sul mercato, oggi non contano nulla, i criteri da realizzare per la finanziarizzazione dell’impresa sono altri, tra i più utilizzati c’è quello di chiudere le unità produttive (reparti, uffici, stabilimenti, depositi ecc.) dovunque siano localizzate nel mondo, il cui rendimento, ancorchè elevato, risulti inferiore ad unità analoghe di società concorrenti; quando capita, chiudere qualche impianto anche là dove non sussiste nemmeno tale motivo: è notorio infatti che la chiusura di impianti produttivi, con conseguente taglio di centinaia di posti di lavoro, in generale provoca un immediato aumento del valore delle azioni, distribuire (dividendi) e snellire (ossia tagliare posti di lavoro).

Il “capo” dell’Elica, qualora confermi quanto preannunciato, straccia la Carta Costituzionale e fa strame della responsabilità sociale così come prevista all’art. 41, tale iniziativa assume una veste di ulteriore gravità se assunta, come nel ns caso, da un ex senatore della Repubblica.

Alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ELICA, che hanno dato già tanto (forse anche troppo) alle centinaia di occupati nell’indotto, la nostra totale solidarietà ed il massimo impegno a sostenere tutte le iniziative che verranno intraprese a tutela dell’occupazione e della dignità delle persone.

#RICONQUISTIAMOTUTTO – OPPOSIZIONE IN CGIL nelle Marche

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