Piombino. La lotta è di tutti… ma proprio tutti!
Sul comunicato di FIM FIOM UILM di Piombino
In tanti anni, confessiamo, a noi non era mai capitato di vedere un presidio sindacale, in cui chi organizza invita i lavoratori che la pensano diversamente a non partecipare. Davvero, ci sforziamo, ma non ci viene in mente.
Il caso specifico è Piombino, vertenza difficilissima legata all’acciaieria, dove Fim Fiom Uilm chiamano giustamente a un presidio, scrivendo alla fine di un lungo comunicato sul merito della vertenza che: «Non ci interessa la solidarietà di chi lancia in questa emergenza proclami divisivi solo per una tessera sindacale e nemmeno di chi ha come obiettivo solo improbabili buonuscite ed utopistiche nazionalizzazioni, a costoro diciamo di continuare pure ad organizzarsi le proprie iniziative».
Pensiamo che siano parole assurde, che non appartengono alla cultura della nostra organizzazione. Invitiamo a ripensarle e riformularle, perché siamo convinti che, nonostante la pochezza di queste parole, questa lotta va sostenuta e ha bisogno dell’appoggio di tutti.
Tanto più in una vertenza così complicata, dopo anni di promesse non mantenute, illusioni e prese in giro, non crediamo che ci sia una organizzazione in grado di dire: fate fare a me, non venite nemmeno a dare solidarietà o a impicciarvi, perché basto io a risolvere i problemi. Viceversa, è proprio necessario tenere insieme il più possibile i lavoratori (stremati da anni di cassa integrazione) e l’intero territorio, il cui futuro dipende in larga parte da come finirà questa vertenza.
Ci auguriamo che il comunicato venga riformulato o, viceversa, che nessuno ascolti il «tu sì, tu no» di Fim Fiom Uilm territoriali e tutti diano il massimo sostegno alla vertenza. Ognuno con le proprie idee, come è normale che sia quando si vuole rappresentare i lavoratori.
Il sindacato, in particolare la Fiom, ha da sempre avuto l’ambizione di rappresentare, attraverso la partecipazione, l’insieme dei lavoratori e delle lavoratrici. Non a caso vige e si rivendica l’erga omnes (cioè la validità per tutti dei contratti firmati). Solo accogliendo e organizzando tutti, anche e soprattutto chi può dissentire, nei modo democratici che tutti conosciamo, quella ambizione si pratica e si rafforza. Altre scelte odorano francamente di debolezza.
#RiconquistiamoTutto – opposizione in Fiom
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