E.Como: sul ccnl dei metalmeccanici
Su Radio Onda d'Urto
Lo scorso venerdì 5 febbraio, dopo più di un anno di trattativa e quattro giorni di confronto serrato nella sede romana di Confindustria, è arrivata la firma per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, siglato da Federmeccanica-Assistal e sindacati. Elemento chiave è l’aumento salariale di 100 euro lordi sui minimi contrattuali per i lavoratori di terzo livello, che diventano 112 per quelli di quinto livello.
Confermati 200 euro di flexible benefit, ovvero servizi e beni garantiti dall’azienda, per ogni anno di vigenza del contratto. Inoltre il rinnovo contiene una riforma dell’inquadramento professionale, fermo al 1973, e prevede diversi passaggi tra cui la tutela delle donne. Il contratto entrerà in vigore il gennaio del 2021 e coprirà un periodo fino a giugno 2024, interessando un milione e mezzo di operai e operaie.
“Un risultato straordinario, siamo molto soddisfatti” ha commentato la segretaria generale della Fiom Cgil Francesca Re David.
“La firma dell’ipotesi del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici è un grande risultato per le lavoratrici, i lavoratori e per tutto il Paese. È un investimento sul lavoro di qualità e sul futuro del sistema industriale dell’Italia” Così Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, che ha aggiunto: “gli importanti aumenti dei minimi contrattuali salariali, la revisione dell’inquadramento professionale, il rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali, del diritto alla formazione, alla salute e alla sicurezza, del contrasto alla violenza contro le donne e della clausola sociale sugli appalti pubblici, rafforzano e qualificano il ruolo del contratto nazionale del lavoro”.
Il commento critico sul nuovo contratto metalmeccanico di Eliana Como portavoce dell’area Opposizione CGIL-Riconquistiamo Tutto. Ascolta qui.
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