Viareggio: dal disastro ferroviario al disastro … giudiziario!
L’8 gennaio la IV sezione della Corte di Cassazione ha emesso il suo verdetto.
Le società sono assolte, l’omicidio colposo è prescritto per l’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro, le condanne annullate con rinvio alla Corte d’Appello di Firenze, anche per l’ex Ad della holding Fs e di Rfi, cavaliere del lavoro, mah…uro Moretti.
Assoluzioni, prescrizioni, annullamenti! Ribaltate le sentenze di 1° grado del 31 gennaio 2017 a Lucca e d’Appello del 20 giugno 2019 a Firenze.
Innanzitutto, esprimiamo la nostra solidarietà ai familiari delle 32 Vittime e ai gravissimi ustionati di quella tragica e maledetta notte del 29 giugno 2009.
Denunciamo una sentenza vergognosa che colpisce sindacati, delegati Rls/Rsu e attivisti sindacali impegnati nella dura lotta per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
Non aver riconosciuto l’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro rappresenta un precedente preoccupante, inquietante e pericoloso, teso a mettere in discussione la legislazione vigente su sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. E’ una sorta di istigazione per le società, le imprese, le aziende, a non tenere in seria e debita considerazione le problematiche inerenti e rilevanti per la sicurezza subordinandola, come sempre, ai conti, ai ricavi, ai profitti.
Proponiamo alle realtà sindacali, in primis alla Cgil (della quale siamo iscritti e attivisti), in ogni luogo di lavoro, in ogni azienda, di sostenere questa battaglia politico-sindacale con azioni e forme di lotta (volantinaggi, assemblee, presidi, manifestazioni) sino alla proclamazione di scioperi, per rispondere adeguatamente a un vulnus giudiziario, a fianco di chi è stato calpestato persino nel dolore e nella determinazione come i familiari delle Vittime e la città di Viareggio.
Il sindacato è un’altra cosa-Riconquistiamo tutto
“Area di Opposizione in Cgil” della Toscana
10 gennaio 2021
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