Sanità. Tempi di attesa e scelta del medico
Con la pandemia i poliambulatori, nell’ambito dell’attività istituzionale, hanno cancellato o rimandato molte visite già programmate, alle volte fissando nuovi appuntamenti o nel più negativo dei casi “a data da destinarsi”, oltre alle sofferenze e ai lutti che abbiamo dovuto sopportare siamo in presenza di un rallentamento dell’attività di prevenzione e controllo della nostra salute, per questo riteniamo che mai come ora c’è l’esigenza di rispettare la nostra Costituzione Italiana“Art. 32 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e le leggi che nel nostro paese regolamentano la sanità pubblica: per una prestazione sanitaria richiesta con l’impegnativa del medico di medicina si devono avere tempi certi, e comunque non superiori ai tempi di una visita a pagamento, questo si può fare con il monitoraggio delle liste d’attesa e dell’attività intramoenia applicando le leggi in vigore in cui si dice che, nelle aziende sanitarie e nelle case di cura private convenzionate, organizzazione del lavoro deveprevedere “il progressivo allineamento dei tempi di erogazione delle prestazioni nell’ambito dell’attività istituzionale ai tempi medi di quelle rese in regime libera-professione, al fine di assicurare che il ricorso a quest’ultima sia conseguenza di libera scelta del cittadino e non di carenza nell’organizzazione dei servizi resi nell’ambito istituzionale(prestazione già “prepagata con Irap Irpef, accise e Iva regionali ecc…, ). Continua a leggere sul PDF
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