Metal-ccnl. Tavolo pericoloso
Il tavolo del ccnl, dopo la riunione di ieri, ancora in ristretta, si è riconvocato per il 15 e 16 dicembre (ancora in ristretta) e poi per il 22 (in plenaria). Nella dichiarazione della segretaria generale la situazione resta ancora «molto complicata».
Federmeccanica evidentemente non fa passi avanti rispetto alla proposta che abbiamo giustamente giudicato inemendabile. Non è allora pericoloso continuare a trattare in ristretta?
Aver riconquistato il tavolo di trattativa è un fatto importante e frutto delle mobilitazioni di ottobre e novembre. Ma la ripresa della trattativa è stata da principio condizionata da Federmeccanica al modello contrattuale del 2016 e allo scambio tra una pericolosa riforma dell’inquadramento e una proposta salariale molto distante dalle nostre rivendicazioni:
- per quantità (65 euro sono pochi, soprattutto per una categoria che non prende aumenti da anni, oltre al fatto che il 2020 andrebbe in fumo)
- per qualità (la parte oltre l’ipca, cioè quasi tutti i 65 euro, non andrebbero sulla paga base e quindi non avrebbero effetto sugli istituti collegati)
- per le deroghe (l’aumento del 2021 potrebbe slittare al 2022).
Con simili distanze (riconosciute da tutta la delegazione Fiom), è chiaro che il ccnl non può chiudersi in tempi brevi ed è necessario mettere ancora in campo iniziative di lotta. L’incontro di ieri, che inizialmente doveva essere in plenaria, avrebbe potuto già essere l’occasione per riprendere la mobilitazione, mettendo in campo da subito (prima della fine dell’anno) prime iniziative. Si è deciso invece di proseguire in ristretta, ieri e poi ancora la prossima settimana, riprendendo la plenaria a ridosso della pausa natalizia. Così, ogni eventuale iniziativa slitterà a gennaio, in una situazione che, evidentemente, a inizio anno, graverà meno sulle imprese.
In ogni caso, aldilà della diversa valutazione su tempi e strategie, pensiamo che sarebbe necessario riunire la delegazione trattante Fiom dopo l’incontro di ieri e prima dei successivi, per un aggiornamento informativo oltre che per il normale confronto politico. Anche considerando che la posta in gioco rischia di essere la riforma dell’inquadramento, è proprio importante ragionare insieme su quali possono essere gli effetti della proposta di federmeccanica e, ancora di più, con quale idea proviamo noi a contrastarla.
#RiconquistiamoTutto in Fiom
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