Contratto integrativo DDI: un appello allo sciopero dal Liceo Volta-Fellini di Riccione
L’assemblea dei docenti del Liceo Volta-Fellini di Riccione, preso atto del testo dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo sulla DDI e della circolare applicativa Bruschi del 26 ottobre 2020, ritiene che tale ipotesi di contratto non debba essere sottoscritta da nessuna organizzazione sindacale per i motivi di seguito esposti.
Non prevede lo stanziamento di risorse economiche per l’attuazione del contratto sia per sostenere i costi della didattica a distanza che per potenziare le strutture scolastiche in termini di mezzi, aule e personale. Chiediamo di rientrare al più presto a svolgere la didattica in presenza, ma nelle condizioni reali di sicurezza per il personale della scuola e dei nostri studenti.
All’articolo 1 comma 3 per ovviare alla presenza fisica del docente a scuola si prevede l’utilizzo di altro personale presente in istituto nel ruolo di puro sorvegliante.
Presenta un maggior carico di lavoro non riconosciuto. Si stabilisce infatti un’equivalenza piena delle ore di didattica in presenza e di quelle online, anche se tutti sanno che non è così (il tempo di preparazione e il lavoro alle spalle di un’ora di didattica a distanza è molto maggiore di uno in presenza). Inoltre viene sancito di fatto che la differenza di orario tra quanto previsto nel CCNL e quanto nell’applicazione della didattica a distanza (riduzione oraria a 50 minuti per la legge sulla sicurezza per l’utilizzo dei videoterminali) vada recuperato determinando la costruzione di un tesoretto di ore che l’amministrazione potrà usare a suo piacimento per assegnare sostituzioni e altri incarichi.
Il Ministero ha deciso irritualmente di accompagnare la diffusione alle scuole del CCNI con una circolare interpretativa, firmata da Bruschi, aggiungendo obblighi per i docenti non presenti nello stesso CCNI (come quello di svolgere obbligatoriamente la didattica a distanza con i docenti a scuola, anche se poi ritirato in una circolare successiva). Gli interventi interpretativi nella circolare destano il fondato sospetto che le numerose ambiguità del testo non fossero affatto casuali, ma funzionali a forzature interpretative, così da aggiungere carichi di lavoro in forma surrettizia e non ragionevole.
Non ci sottraiamo al nostro compito di lavoratori ed educatori, anzi denunciamo come questa logica comprometta e non accresca affatto benefici per i nostri studenti. A modo di esempio si consideri come l’obbligo per i docenti di svolgere la didattica a distanza da scuola, a causa dell’inevitabile sovraccarico della rete, delle insufficienze dei device a scuola dell’inevitabile difficoltà organizzativa, abbia prodotto pesanti ripercussioni sulla didattica, di cui hanno fatto le spese i nostri ragazzi, vittime di una decurtazione oggettiva del “tempo lezione” ed abbia esposto inutilmente decine di migliaia di docenti al pericolo di contagio.
Per questi motivi, al fine di contrastare questi provvedimenti, l’assemblea dei docenti del Volta-Fellini conferisce il mandato alle RSU del nostro Istituto per avviare le procedure opportune per la proclamazione dello stato di agitazione finalizzato all’indizione di uno sciopero di Istituto. Rivolge un analogo appello alle scuole della nostra provincia allo scopo di concordare una data comune per concentrare in un’unica giornata di protesta i singoli scioperi di istituto.
Approvato con 74 voti a favore e 1 contrario
Riccione 6 novembre 2020
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