Appello. NO alla aggressione al Rivolta a Marghera
Riproponiamo qui sotto il comunicato pubblicato settimana scorsa sulle perquisizioni al centro sociale Rivolta di Marghera, scritto da Stefano Castigliego e Enrico Pellegrini, a cui hanno aderito Monica Coin (FP Venezia), Filippo Nappi (SPI Venezia), Gabriele Vesco (SPI Venezia), Enzo Tataranni (FP Venezia), Massimo Demin (FP e Cgil Veneto), insieme a compagni/e della Cgil che, pur non appartenendo alla nostra area, condividono questa posizione e la richiesta che la Cgil faccia al più presto chiarezza: Domenico Paudice CDLM CGIL di Venezia, Renata Mannise FLC, Simone Stefan FILCAMS, Cristiano Bortoli FILCAMS, Francesco Zennaro FP, Francesco di Cataldo SPI, Elena de Rocco SPI, Mario Borino SPI, Lihard Salvatore SPI, Bruna Mestrini SPI, Isabella Albano SPI.
Altre firme arrivate: Elder Rambaldi Cd FP Cgil Venezia, Donatella Ascoli Filcams Venezia AG CGIL Veneto, Francesco Doro Filctem Venezia.
Se altri compagni/e della Cgil vogliono sottoscrivere, scrivano a Stefano Castigliego (mail: stefanocastigliego@yahoo.it) e aggiorneremo le adesioni
Comunicato. Solidarietà al Rivolta
Dai giornali locali (Nuova Venezia del 21/10/2020) apprendiamo con vivo rammarico di una netta presa di posizione inaudita ed inaccettabile da parte delle organizzazioni sindacali di categoria Filctem Cgil, Cisl e Uil settore dei chimici in merito alla manifestazione svoltasi il 12 settembre 2020 dai movimenti ambientalisti della città di Venezia, dal centro sociale Rivolta e da altre sigle e comitati della città presenti all’evento.
Ribadiamo con forza che il diritto a manifestare deve restare una prerogativa essenziale del confronto aperto e democratico e non escludiamo che, in tale circostanza, molti aspetti legati allo svolgersi dell’iniziativa siano stati oggetto di una forte strumentalizzazione.
Leggere nell’articolo sovracitato dichiarazioni da parte della Filctem (categoria della stessa CGIL dove molti iscritti fanno riferimento alle nostre sensibilità e posizioni) che condivide e sottoscrive un documento congiunto a Confindustria sulla pratica di un atteggiamento puramente autoritario e repressivo fino allo smantellamento dei movimenti che lottano per la salvaguardia dell’ambiente, dei lavoratori, e dell’intera cittadinanza locale è francamente sconcertante.
In qualità di rappresentanti dell’area di opposizione interna aventi un ruolo sia nell’Assemblea Generale che nel Direttivo Confederali della CGIL di Venezia ci dissociamo nel modo più assoluto non riconoscendo tra l’altro tali posizioni come favorevoli realmente per la difesa più che mai necessaria di ambiente e territorio.
Obiettivi che, a nostro dire, pur essendo completamente possibili solamente con un’idea diversa di economia, società e sistema necessitano oggi di condizioni basilari di unità e collaborazione tra lavoratori, cittadini e movimenti.
Per l’occasione chiediamo dunque che si faccia chiarezza e si distinguano nell’ambito del ruolo sindacale della stessa CGIL veneziana quelli che possono essere i veri soggetti con cui dialogare costruttivamente per i suddetti obiettivi e quelli da cui è invece necessario prendere le distanze.
Questo anche in riferimento all’appoggio dato il 28 agosto scorso da parte della Filt CGIL alla manifestazione “unitaria” per la difesa dei livelli occupazionali del porto in cui era presente oltre al sindaco Brugnaro tutta una serie di dirette controparti artefici dei diversi disegni speculativi che gravitano attorno allo sfruttamento della città.
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