Piaggio. Voi siete forti, chi vi punisce è debole
Sosteniamo e appoggiamo con convinzione, l’azione sindacale dei compagni e delle compagne della Piaggio per la loro costante azione a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici. È davvero incredibile che la Commissione di Garanzia Nazionale abbia, non soltanto confermato la sanzione già prevista da quella territoriale, ma addirittura la abbia aumentata, aggiungendo un mese alla sospensione dei compagni e delle compagne.
Incredibile, peraltro che tutto ciò accada, dopo quanto è avvenuto in questi mesi, con lo scoppiare dell’epidemia, senza nessun riguardo per l’impegno che quei delegati – non altri – hanno messo nel gestire dentro la fabbrica una situazione di tale portata.
Questa vicenda è deprimente e va raccontata per quello che é: il segretario della Fiom di Pisa non riesce a affrontare politicamente i problemi politici che ha all’interno della sua struttura e, quindi, non vede modo migliore di risolverli con sanzioni amministrative.
Chissà se si rende conto che, in questo modo, dà inconsapevolmente dimostrazione della sua inadeguatezza. È un segretario generale che, preso atto della impossibilità di giocare la carta della autorevolezza, gioca quella dell’autorità e arriva a mettere sotto processo i suoi delegati, mettendo in conto il rischio di perdere la rappresentanza politica della più grande fabbrica di quel territorio. Ecco un modo per rendere esplicita la totale mancanza di spessore politico. I nostri compagni e compagne ne escono sanzionate, ma francamente, ci pare che chi ne esce peggio sia proprio lui.
Anche perché ha segato il ramo su cui lui stesso è seduto. Qualsiasi segretario generale, senza i suoi delegati non è niente. E l’autonomia dei delegati, anche quando si esprime in dissenso, è una ricchezza della nostra organizzazione, non un accidente da punire nelle commissioni. Tanto più se viene punito chi ha una impostazione sindacale marcatamente antagonista, prima di tutto nei rapporti con la controparte, per la tutela dei bisogni e delle aspettative dei lavoratori (cosa ampiamente dimostrata anche nella gestione dell’emergenza Covid). Mentre, chi punisce, lo fa per affermare posizioni apparentemente rinunciatarie sul piano rivendicativo.
La Commissione di Garanzia Nazionale ha assecondato questa brutta pagina, avvalorando l’idea che la contrapposizione di idee, in sé legittima, non sia accettabile sul piano statutario per via dei modi: uno dei “capi di accusa” è la registrazione di una assemblea sindacale “movimentata”, con i delegati di fabbrica che contestano il segretario.
Vivaddio, chissà quanti diritti avremmo conquistato nei decenni passati, se avessimo davvero avuto assemblee sindacali addomesticate, dove il segretario o il funzionario sindacale di turno vanno a sorseggiare il té con i biscotti. La dialettica, la contrapposizione di opinioni, il dibattito anche acceso sono parte del lavoro sindacale. Se un segretario non è in grado di sostenerlo, il problema, ci viene da pensare, è suo, non dei delegati.
Ribadiamo, quindi, la nostra totale solidarietà ai compagni e alle compagne della Piaggio, invitiamo loro a continuare a essere come sono, nel loro ruolo di delegati, autonomi, radicali e non addomesticati. E invitiamo loro e tutti quei lavoratori che nel frattempo hanno sospeso l’iscrizione alla Cgil a causa della aggressione dei loro compagni di lavoro, a non rassegnarsi all’idea che questa organizzazione non appartenga loro. Finché avete il consenso dei lavoratori, è vero piuttosto il contrario! E la sanzione che avete ricevuto è la dimostrazione della vostra forza. La debolezza è di chi ha usato un potere amministrativo contro di voi.
#RiconquistiamoTutto
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