Noi RIBelle diamo «voce al rispetto»!
La legge sull’omotransfobia, rimandata per anni, finalmente arriva in discussione in Parlamento. La bozza prevede sostanzialmente di estendere ai reati già previsti nel codice penale per la discriminazione «razziale, etnica e religiosa» quelli fondati «sul genere e sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere»
Nell’Ue tutti i grandi Paesi si sono adeguati alla raccomandazione del Parlamento Europeo che, nel 2006, chiedeva a gli Stati membri di legiferare su questa materia. L’Italia è rimasta tra i pochi a non averlo fatto.
La legge, se approvata, garantirebbe una pena specifica per i reati legati a episodi d’odio fondati sull’omofobia e sulla transfobia e, in generale, a tutti gli atti di odio determinati dal «genere», quindi anche sessismo e misoginia. Con essa, verrebbero introdotte misure che finalmente riconoscerebbero l’intrecciarsi di diverse forme di disuguaglianza e violenza, fondate su un comune attacco eteropatriarcale.
Ovviamente sarebbe soltanto un intervento parziale, perché odio e discriminazioni non si combattono soltanto inasprendo le pene, ma soprattutto garantendo presidi sul territorio e politiche attive, in particolare su scuola, sanità e lavoro, soprattutto per chi si trova in condizioni di maggiore vulnerabilità economica e sociale.
Sarebbe però un primo passo importante, al quale, non a caso, si oppone ferocemente la destra e il mondo del Family day, con la loro vergognosa cultura patriarcale, retrograda, sessista, omofoba e bigotta.
Noi RIBelleCiao sosteniamo questa legge e la campagna #dàvocealrispetto, anche sapendo che servirà molto altro ancora per vivere in una società più giusta, dove ognuna e ognuno possa sentirsi libera/o di essere ciò che vuole e amare chiunque voglia.
#RIBelleCiao
#davocealrispetto #stopmisoginia #stopomotransfobia #stopomolesbobitransfobia
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