Piombino: molte novità in Jsw e nessuna positiva
In questi giorni abbiamo appreso diverse novità sulla situazione dello stabilimento piombinese di Jsw e nessuna positiva.
Il 27 maggio incontro tra la sottosegretaria al Mise Alessia Morani, il vice capo di gabinetto Giorgio Sorial, il commissario Piero Nardi e Bubbar ad di Jsw Italy per fare il punto della situazione con l’azienda che ribadisce la volontà di proseguire con il suo progetto per Piombino ed il governo che apprezza ma ricorda che senza un piano industriale diventa difficile anche intervenire sul problema energia tanto caro agli indiani. La riunione si chiude con l’impegno di Jsw a presentare un documento in cui specificare i propri impegni su Piombino e con l’accordo con un incontro con il ministro Patuanelli il 3 giugno
Sindacati non pervenuti e non informati, eppure a gennaio ricordiamo la sottosegretaria impegnarsi ad interessarsi di Piombino con la promessa di un rapporto stretto con le OO.SS, inoltre Jindal parla di un “documento di impegno” e non di un piano industriale e questo avrebbe già dovuto mettere in allarme governo, istituzioni locali e sindacati.
Il giorno stesso il Ministro Patuanelli nel rispondere ad una interrogazione parlamentare presenta lo stato dell’arte della siderurgia italiana parlando dei problemi di Taranto, Terni, Trieste, Genova ma di Piombino neanche un accenno.
Esce poi la relazione trimestrale del Commissario governativo Nardi (in scadenza il 23 luglio) con un’analisi impietosa della situazione: niente piano industriale , niente investimento sui treni di laminazione, niente sulle demolizioni, nulla sulla tempra delle rotaie che il Comune di Piombino aveva approvato con una delibera ad hoc in tutta fretta dimostrandosi altrettanto prona verso la multinazionale indiana come la precedente amministrazione targata Giuliani.
Inoltre le perdite sul circolante continuano ad essere di 3 milioni al mese, ci sono problemi nel pagamento ai fornitori e che il piano preliminare era legato agli sconti energetici, ad una discarica ad hoc per gli scarti siderurgici, alla concessione di aree portuali, a una nuova linea ferroviaria e all’attivazione delle linee finanziarie previste a delle agevolazioni a fondo perduto del Fers 2014-2020 della serie “come fare l’imprenditore con i soldi pubblici”.
Il giorno 28 arriva la “bomba” annunciata dal Sindaco Ferrari che JSW con una pec inviata a Governo, Regione e Comune annuncia che nell’incontro del 3 giugno formalizzerà la richiesta di rinvio di ulteriori 12 mesi per la presentazione del piano industriale (senza specificare se definitivo o provvisorio) tagliando fuori i Sindacati dall’informativa che avrebbe conseguenze terribile sui lavoratori JSW che da anni vivono sul filo della soglia di povertà e dando un clamoroso schiaffo ai Sindacati (che dovrebbero fare un profondo mea culpa per questi 6 anni di “responsabilità sindacale”).
Che tutto questo possa essere un escamotage da parte di Jsw per arrivare all’incontro del 3 da un punto di forza per ottenere altro, è possibile e lo vedremo appunto il 3. Il Governo deve imporre una data definitiva in tempi brevissimi per la presentazione del piano industriale definitivo e se Jsw non sarà in grado di rispettare la scadenza deve essere allontanato da Piombino con l’applicazione dell’Art 42 della nostra Costituzione definitivo, che prevede la possibilità di espropriare la proprietà privata per il supremo interesse della collettività inserendo la siderurgia in un Piano Siderurgico Nazionale. Inoltre che credibilità può avere un’azienda che a 24 ore da un incontro cambia completamente le carte in tavola?
I Sindacati, e la Fiom in particolare, devono organizzare manifestazioni e presidi (nel rispetto delle regole anti Covid 19) per ribadire la necessità che la multinazionale indiana rispetti i suoi impegni oppure venga cacciata da Piombino che da oltre 12 anni annaspa in una crisi economica gravissima e che ha tutto il diritto di sapere quale sarà il suo futuro produttivo.
Opposizione Fiom-Cgil “Il Sindacato è un’altra cosa” Piombino
370-3407819
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