TU SI TU NO… chiudere per DECRETO!

Dichiarazione di Eliana Como, portavoce nazionale RiconquistiamoTutto, area di opposizione in Cgil

Molte fabbriche finalmente stanno chiudendo, non certo per le buone intenzioni (salvo rari casi), ma grazie alle lotte di questi giorni, complice pure il tasso di assenteismo e il calo dei rifornimenti.

Anzi, diciamolo: essere rimaste aperte fino ad ora, soprattutto qui a Bergamo, Brescia e in Lombardia, è proprio da criminali. Brembo, Dalmine, N&W (la lista è lunga…) servivano 550 nuovi contagi al giorno in provincia per chiudere gli stabilimenti?

E attenzione, perché se qualcuno ha fermato ora la produzione, altri provano a cavarsela con la riduzione dell’orario a 6 ore (Electrolux, Piaggio…). FCA chiude, ma lascia aperta Sevel. Altri ancora, chiedono straordinari (persino a Bergamo, ABB). Senza contare il far west della miriade di piccole imprese non sindacalizzate, artigiane e in appalto. Sentiamo notizie di lavoratori minacciati di essere licenziati pure se si mettono in malattia. Ricatto che, come potete immaginare, si scarica su lavoratori e lavoratrici migranti e precarie.

TU SI TU NO! Ve lo ricordate? È il prezzo che paghiamo se non si ferma PER DECRETO tutto il lavoro non essenziale, così da concentrare risorse e DPI ai settori essenziali. Il sindacato dovrebbe rivendicare questo al Governo, altro che i protocolli dettati da Confindustria…

Eliana Como

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