Protocollo Confindustria-sindacati drammaticamente insufficiente e in ritardo. Chiudere per decreto tutti i posti di lavoro NON essenziali!

Dichiarazione di Eliana Como, portavoce nazionale RiconquistiamoTutto, area di opposizione interna Cgil

Il protocollo d’intesa appena firmato con Confindustria e sindacato, per me è insufficiente e in ritardo. Può essere (ammesso e non concesso) che la parola d’ordine ‘lavorare in sicurezza’ vada bene per i territori che devono prevenire l’emergenza (ripeto: ammesso e non concesso). Ma assolutamente no per quelli del nord, a partire dalla Lombardia, che sono già oltre l’emergenza e quasi al collasso. La paura e la frustrazione di chi è ancora costretto a lavorare non si risolve con guanti e mascherine o protocolli perlopiù non verificabili, non praticabili e nemmeno esigibili. E se anche fosse che nelle nostre aziende riusciamo a farli applicare (anche qui, davvero, ammesso e non concesso), cosa ne è di tutte quelle realta produttive e di servizio dell’indotto, perlopiù piccole, in appalto e subappalto, non sindacalizzate e, soprattutto al nord, piene di migranti che ancora più difficilmente possono pretendere il rispetto delle norme, a causa delle maggiori condizioni di ricatto. In gioco non c’è “solo” la salute di chi lavora, ma di tutta la comunità perché continuare a uscire per andare al lavoro aumenta il rischio di contagio.
Non facciamoci però scoraggiare, avanti con le mobilitazioni ovunque possibile. Continuiamo a chiedere la CHIUSURA x decreto (non basta x volontà delle imprese) dei posti di lavoro NON necessari, ovunque, ma urgentemente in Lombardia e nei territori più colpiti. Questo paese può sopravvivere senza produrre x due settimane bulloni, automobili o lavatrici. Prima la salute, poi il profitto!

Eliana Como

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