Sosteniamo i compagni.e Fiom della Piaggio

Sosteniamo e appoggiamo con convinzione, l’azione sindacale dei compagni e delle compagne della Piaggio per la loro costante azione a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici.

Il fatto che il segretario della Fiom di Pisa abbia deciso di presentare ricorso in commissione di garanzia contro alcuni iscritti e delegati Fiom della Piaggio di Pontedera ci appare una scelta sbagliata, motivata dal tentare di incidere, limitare, impedire o peggio liberarsi dei delegati RSU Fiom e di chi li sostiene. Con questo atto si vuole depotenziare l’azione di quei delegati e ledere gli ambiti d’autonomia della rappresentanza marcatamente antagonista che hanno nei rapporti con la controparte, per la tutela dei bisogni, delle aspettative dei lavoratori. Si vuole dimostrarne una presunta incompatibilità, con le posizioni apparentemente rinunciatarie sul piano rivendicativo offerte dalle strutture sindacali all’insieme dei lavoratori.

C’è da tempo all’interno della Fiom di Pisa una contrapposizione legittima, tanto più che i delegati fanno parte dell’area congressuale di “opposizione interna della Cgil” RiconquistiamoTutto, costituita a norma di Statuto. La critica sui toni e sulle azioni non è, quindi, nuova in Piaggio. Ma ora, con l’attuale Segretario generale, viene considerata una condizione non più accettabile, per evidente lesa maestà. Su una contrapposizione in se legittima, si cerca costruire un teorema secondo il quale i compagni sarebbero d’impedimento al pieno dispiegarsi della azione sindacale necessaria e comprometterebbero la forza e la compattezza dell’organizzazione. Li si accusa di opporsi con metodi considerati non accettabili sul piano statutario.

Eppure, le libertà di dissentire (oltre a essere una libertà Costituzionale garantita a ogni persona) sono anche previste dalle norme che regolano la vita interna all’organizzazione.

Per questo, riteniamo, l’organizzazione procede a una azione disciplinare interna. Azione che (magari solo casualmente ma certo inopportunamente) coincide con una serie di contestazioni disciplinari e sospensioni  della stessa direzione Piaggio, contro uno dei delegati più conosciuti. Attacchi pretestuosi da parte dell’azienda, a cui però, per noi inspiegabilmente, non ha corrisposto da parte della Fiom di Pisa l’art 28 previsto dalla legge 300/70 statuto dei lavoratori, per attività anti sindacale. Inspiegabilmente, perché, in casi come questi, riteniamo che, a prescindere dalle controversie interne, sarebbe un atto dovuto, a tutela dei delegati che si espongono a nome e per conto del sindacato. A tale fine è stato scritto nel 1970.

Comprendiamo, dunque, la reazione delle decine di lavoratori che si sono autosospesi dall’iscrizione alla CGIL, a causa dell’aggressione nei confronti dei loro compagni di lavoro. Siamo i primi a invitare quegli stessi iscritti a riprendere pienamente la loro adesione alla Cgil, anche per evitare possibili strumentalizzazioni, che rischiano di indebolire la giusta posizione dei compagni. Condanniamo, al tempo stesso, la segreteria della Fiom di Pisa per la denuncia disciplinare che ha assunto contro operai, iscritti e delegati della nostra stessa organizzazione.

Chiediamo alla Cgil di assumere il confronto di ordine politico e sindacale, che questa vicenda merita, per ristabilire al più presto anche le libertà di critica e dissenso che sono propri della storia della nostra organizzazione e della sua stessa forza.

#RiconquistiamoTutto 

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