Gli odg accolti al XVIII congresso Cgil: sicurezza dei dati.
Il testo dell'ordine del giorno sulla sicurezza dei dati di lavoratori e lavoratrici.
Qui sotto il testo dell’ordine del giorno presentato al XVIII congresso della CGIL, a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019, dai delegati e delegate del secondo documenti “Riconquistiamo tutto!”, per la sicurezza dei dati di lavoratori e lavoratrici. L’ordine del giorno originario da noi presentato era parzialmente differente (in particolare, nella sua parte conclusiva, declinava in modo più preciso e stringente la necessità di prevedere l’istituzione nelle aziende di figure di rappresentanza dei lavoratori sulla sicurezza dei dati simili a quelle per la salute e la sicurezza (RLS), con specifiche prerogative, poteri ispettivi e adeguata formazione).
Nella sua attuale formulazione, però, è stato accolto dalla Commissione politica e quindi assunto dal congresso come posizione di tutta la CGIL. Lo riteniamo un passo in avanti, utile per tutti i lavoratori e le lavoratrici.
Tecnologie e dati
La pervasività delle tecnologie è oggi così accentuata da non poter configurare realisticamente comportamenti individuali dei lavoratori in grado di impedire sia la dispersione di informazioni personali, che il loro utilizzo – in maniera integrata e connessa – per finalità diverse da quelle per le quali sono stati conferiti.
Si fa qui riferimento non solo alle informazioni raccolte in occasione dell’assunzione o della gestione del rapporto lavorativo (dati sanitari, stato di famiglia, affiliazioni sindacali, ecc…) bensì anche le tracce lasciate durante l’utilizzo dei dispositivi in dotazione (cellulare, gps, ecc..) oppure rilevati dalle stesse macchine aziendali durante i movimenti lavorativi, nonché le informazioni salvate in profili personali dei social network (Facebook, Twitter, Istagram, Linkedin) o acquistabili in banche dati specializzate (es. affidabilità finanziaria-banche, finanziarie, fondi, casellari).
L’utilizzo di software evoluti per la lettura dei Big Data può consentire, al datore di lavoro, di accedere, anche attraverso società specializzate sulla raccolta, rielavorazioni dati e relativa profilazione, ad un ingente patrimonio informativo, che – se utilizzato per assumere decisioni in merito alla costituzione, esecuzione ed estinzione del vincolo contrattuale – può condurre a violazioni dei diritti fondamentali dei singoli e a disparità di trattamento comprese profonde discriminazioni.
Emerge, quindi, l’urgenza di risposte adeguate, anche con normative più stringenti, per fronteggiare le possibili e già diffuse pratiche illecite a danno della popolazione attiva in età di lavoro.
L’ambito dell’informatica e delle nuove tecnologie è – per il singolo lavoratore – di non semplice interpretazione. Al fine di rendere effettiva sia la presa di consapevolezza dei propri diritti sia l’esercizio degli stessi, la complessità dello scenario attuale suggerisce di riflettere sul ruolo del sindacato, valutando ogni opportuna azione di regolamentazione sia per via normativa sia per via negoziale, oltre che la formazione dei nostri delegati su questi temi. In questo ambito, sarebbe opportuno prevedere, per via contrattuale, organismi che siano soggetto di esercizio di una contrattazione informata.
Il Congresso CGIL pone l’urgenza e la rilevanza del tema, demanda le scelte d’azione ai massimi organismi dell’Organizzazione al fine di perfezionare una proposta, una strategia contrattuale e una azione articolata, adeguata alla gravità e pervasività sull’uso dei dati profilato sui lavoratori.
ACCOLTO DALLA COMMISSIONE
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