ECB. Sulla strage di Treviglio
Intervista ieri mattina davanti ai cancelli della Same per Radio Onda d’Urto a Eliana Como e Andrea Paderno Rsu Fiom Same.
E’ un bollettino di guerra. Non basta piangere i nostri morti. Servono più investimenti da parte delle aziende, più controlli e finalmente lo sciopero generale!
OPERAI: 155 OMICIDI SUL LAVORO IN TRE MESI. GLI ULTIMI A MARGHERA E TREVIGLIO.
Sono già 155 gli omicidi sul lavoro dall’inizio dell’anno in Italia; un aumento sul 2017 del 13 per cento.
Stamattina, martedì 3 aprile, un operaio di 55 anni è morto a Marghera (Venezia) dopo essere stato travolto da un camion uscito da un deposito. L’infortunio è avvenuto in via Righi, direttrice stradale della zona industriale di Marghera, dove si stanno effettuando lavori di asfaltatura. Le cause e la dinamica sono ancora al vaglio dello Spisal dell’Ulss 3 “Serenissima”.
Sempre oggi, martedì 3 aprile, si dovrebbero fissare le autopsie sui corpi di Giuseppe Legnani, 57 anni, di Casirate d’Adda e Giambattista Gatti, 51enne di Treviglio, operai morti la mattina di Pasqua nello scoppio avvenuto all’interno di un essiccatoio dell’azienda di mangimi Ecb Company di Treviglio (Bergamo).
A causare lo scoppio l’esplosione di un’autoclave all’interno di uno dei serbatoi . La procura di Bergamo sta formalizzando l’ipotesi di accusa, a carico di ignoti, peromicidio colposo plurimo. Ancora sotto choc, il terzo operaio che domenica si trovava all’Ecb: si è salvato per miracolo, solo perché non era ancora entrato nell’area che ospita il serbatoio.
La Ecb oggi è chiusa. Nelle fabbriche della zona assemblee di lavoratori. Dalla vicina Same di Treviglio sentiamo Eliana Como, compagna bergamasca del comitato centrale della Fiom e dell’area di opposizione interna di sinistra. Nell’audio le sue valutazioni e quelle di alcuni lavoratori. Ascolta
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