Aferpi. Oltre che “speculatore”, “ricattatore”!
sindacatoaltrocosa - opposizione cgil Piombino e Val Cornia
Abbiamo appreso con stupore e preoccupazione la notizia che l’azienda, a seguito della corretta applicazione (almeno in questo caso) dell’addendum in merito agli accordi relativi al settore laminazione inevasi da Aferpi da parte del Commissario Nardi di applicare la relativa penale ammontante a 4.5 milioni di euro bloccando alcuni c/c aziendali, sarebbe in dificoltà nei prossimi mesi a pagare stipendi e fornitori. Intanto due puntualizzazioni: il grosso degli stipendo sono garantiti dall’Inps e i fornitori vengono pagati se l’azienda lavora mentre adesso è praticamente ferma. L’azienda ha comunque un fondo di liquidità al quale attingere per poter pagare stipendi e fornitori, pertanto se decidesse si mettere in pratica ciò che ha detto è perchè ha deciso di non VOLER pagare. Crediamo, come area di opposizione in Fiom-Cgil “Il Sindacato è un’altra cosa” che questa mossa sia una vera e propria sfida al governo che adesso dovrà essere conseguenziale alle tante parole dette in questi giorni,; se davvero Cevital-Aferpi non dovesse pagare la sua quota parte intervenga con tutti gli strumenti che vuole per integrare la quota Inps sino al 100% di ciò che i dipendenti percepiscono adesso ed inoltre dichiari insolvente l’azienda e tramite l’ART 8 del decreto per il Mezzogiorno del 25 giugno scorso applica la procedura d’urgenza riprortando la fabbrica sotto il controllo commissariale e ponga in essere tutto quello che in suo potere fare per far ripartire i treni di laminazione con un prestito ponte come fatto ad esempio con Alitalia per poi attivarsi con tutti gli attori siderurgici interessati al sito siderurgico di Piombino per dare un futuro a tutti i lavoratori interessati, alle loro famiglie e a tutto il territorio interessato che sta vivendo momenti drammatici.
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