Trieste. Sui presidi del 14 ottobre
Comunicato Il sindacato è un’altra cosa - opposizione Cgil, Trieste
Giudichiamo profondamente sbagliata la scelta della Cgil, di organizzare per sabato 14 ottobre, presìdi davanti alle Prefetture in tutte le città d’Italia quale forma di protesta rispetto alla discussione sulla legge di bilancio in materia di lavoro, previdenza, welfare e sviluppo.
Stiamo vivendo uno dei momenti peggiori della nostra repubblica, una fase in cui i diritti universali stanno regredendo a ritmo serrato, negando a gran parte dei cittadini la possibilità di condurre una vita decorosa, a partire dalla giovinezza fino ad arrivare alla vecchiaia.
Un paese dove ogni anno l’evasione fiscale raggiunge picchi spaventosi – 111 miliardi l’anno – dimostra con palese evidenza che nulla è stato fatto dalla politica per riportare la situazione alla normalità.
Un paese dove i soldi si trovano solo per salvare le banche e gli interessi del capitale.
Un paese dove si decreta che chi ha lavoratoro per tutta la vita non ha diritto a godersi una pensione dignitosa.
Un paese che esclude di fatto i propri giovani dal mondo del lavoro e dalla prospettiva di una vita futura.
Questo era ed è il momento giusto per una grande mobilitazione generale, una mobilitazione che impegni la confederazione su queste tematiche, riprendendo il suo posto di guida per tutti i cittadini.
Noi, aderenti all’area Il sindacato è un’altra cosa, non parteciperemo a questi presidi farsa che non serviranno a nulla, tranne a dimostrare che il gruppo dirigente ha perso l’ennesima occasione per dimostrare che la CGIL puo’ rappresentare milioni di cittadini sofferenti e rialzare la schiena davanti ai governi liberisti che si stanno succedendo, provando, almeno a far cambiare il vento.
Trieste, 09/10/2017
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