Veneto e Lombardia. La Cgil prende posizione contro il referendum (ma ammicca al modello Emilia Romagna)

Dichiarazione di voto di Eliana Como (appena possibile pubblicheremo il testo del documento approvato).

Condivido la posizione espressa dalla CGIL contro i referendum in Veneto e Lombardia. Anzi, era ora che la prendessimo. Al di là del tema dell’astensione o meno (io ho già detto che NON andrò a votare nel mio intervento a Lecce), il punto vero è se saremo convinti di far vivere questa posizione contraria in una campagna attiva di assemblee nei posti di lavoro e iniziative politiche nelle piazze.
Al tempo stesso, però, dico con chiarezza che sono perplessa sul documento che viene proposto e sulla discussione che qui c’è stata, che in qualche modo il documento riprende (leggi il documento). NON SONO PER NIENTE D’ACCORDO sull’apertura di credito che viene avanzata, in particolare in alcuni interventi ma anche nel testo della risoluzione, a possibili percorsi di Autonomia Regionale. Per capirci, non credo che esista un ‘federalismo solidale’ e non credo che il modello dell’Emilia Romagna possa essere portato come esempio positivo, perché comunque questi processi innescano particolarismi regionali e dividono i cittadin@ inserie A e serie B. E’ anche da questa strada che si svilisce il carattere universale dello Stato sociale. Soprattutto in una fase recessiva e dominata da politiche di austerità, la difesa dello Stato sociale non passa mai attraverso una maggiore autonomia, perché una maggiore autonomia significa sempre maggiore differenziazione e quindi maggiore disuguaglianza. Altrettanto avrei detto, fra parentesi, in una discussione sulla sanità o il welfare integrativo sui CCNL, che già creano disuguaglianze tra nord e sud, tra le regioni che sono più manifatturiere e coperte dalla contrattazione e le regioni che lo sono meno.
Allora, in sintesi, speravo che il documento proposto dal direttivo nazionale fosse più simile al volantino della CGIL Lombardia, che non è scritto ovviamente come lo avrei scritto io ma è chiaro e totalmente condivisibile. Peraltro, è anche molto più comprensibile che non il documento proposto, complesso e involuto anche nel linguaggio usato.
Dico con altrettanta chiarezza che sosterremo come area la posizione della CGIL contro i referendum che viene oggi decisa. Lo faremo con convinzione e anzi, come detto, ci impegneremo per farla vivere nei posti di lavoro e nelle piazze.
Ma, per le perplessità e la netta contrarietà che ho spiegato su altre parti del testo, ci asteniamo nel voto su questa risoluzione.

Eliana Como

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