Scuola: continuiamo la lotta contro le deleghe della 107!

Sullo sciopero del 17 marzo.

Il governo sembra intenzionato ad andare avanti sulla strada dell’emanazione dei decreti delegati sulla scuola.

In questi due mesi sono emerse diverse voci in dissenso, a partire dall’assemblea nazionale del 21 gennaio. Associazioni movimenti e sindacati della scuola hanno chiesto che le deleghe fossero ritirate e la legge 107 fosse rimessa in discussione. La FLC-CGIL ha sottolineato la necessità di ritirare le bozze avanzate dal governo ed ha proclamato lo sciopero per l’8 marzo, unendosi alla lotta del movimento contro la violenza sulle donne (Nonunadimeno).

Quella giornata, nonostante una limitata adesione allo sciopero (che segnala anche la scarsa convinzione di alcuni settori del sindacato, che non hanno creduto in quella protesta o che si attardano nell’illusione di poter tornare a concertare dopo la sconfitta di Renzi), è stata un primo importante segnale di ripresa della lotta, con una significativa partecipazione ai cortei in tutta Italia. Manifestazioni in cui si sono intrecciate presenze e ragioni del movimento femminista, contro la discriminazione di genere, con quello in difesa della scuola pubblica, contro la Legge 107 e le sue deleghe. Un intreccio che non è passato inosservato, riuscendo a incrinare il muro del silenzio che si è alzato negli ultimi mesi sulla Buonascuola e la sua deleteria applicazione.

Un segnale che deve esser ripreso, continuando la mobilitazione: da una parte portando avanti con determinazione la controinformazione sui contenuti delle deleghe ed i loro effetti, che disarticolano la scuola pubblica, creano un’istruzione di classe e ledono diritti fondamentali; dall’altra costruendo altri momenti di lotta e dimostrazione, il più ampi e significativi possibile.

Venerdì 17 marzo è prevista un’altra iniziativa di sciopero, convocato dai sindacati di base. Sarebbe certo stato meglio, e probabilmente più efficace, se si fosse unificata la lotta convergendo su un’unica data, come auspicato da molte voci nell’assemblea del movimento della scuola del 21 gennaio. Tuttavia, come in altre occasioni, auspichiamo che tutte le iniziative di lotta per il ritiro delle deleghe vedano la partecipazione di tante e tanti lavoratori della scuola, famiglie e studenti. È necessario ricostruire un movimento della scuola, come è stato nel 2015, per arrivare all’abrogazione della legge 107 e conquistare un contratto collettivo che restituisca dignità al lavoro nella conoscenza e in tutti i comparti pubblici.

sindacatoaltracosa-OpposizioneCgil

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