Tutto per tutti/e. 18 marzo a Bologna: assemblea nazionale servizi pubblici e conoscenza.
Sabato 18 marzo, Bologna, h 10/14.30. Dopo otto anni vogliamo soldi e diritti nel nuovo contratto!!
Dopo l’intesa del 30 novembre 2016, le categorie della CGIL che organizzano lavoratori e lavoratrici della pubblica amministrazione (Funzione Pubblica e Federazione Lavoratori della Conoscenza) saranno coinvolte nei tavoli contrattuali con piattaforme a dir poco vaghe, inconcludenti e per alcuni versi ancora in via di definizione. Peraltro senza alcuna consultazione tra i lavoratori.
Piattaforme che riprendono e confermano i contenuti negativi di quell’intesa: aumenti medi solo di 85 euro, che recuperano meno di un terzo di quanto perso in otto anni di blocco contrattuale; meccanismi per legare i premi di produttività con l’incentivazione a più elevati tassi di presenza; l’introduzione anche nel pubblico della sanità integrativa e del welfare contrattuale. Non solo: nella discussione avviata sulle principali linee contrattuali, in entrambe le categorie si sta pensando di introdurre anche meccanismi di differenziazione salariale e delle carriere (valorizzazione della professionalità, scatti di merito, ecc), anche nei settori sin qui non toccati dalla diversificazione prevista dalla cosiddetta “Legge Brunetta” sulla produttività (ad esempi i docenti nella scuola, circa un milione di lavoratori e lavoratrici).
A proposito della revisione della Legge 165, il Testo Unico presentato dal Governo non sembra avviare una reale modifica né del controllo unilaterale delle Amministrazioni sull’organizzazione del lavoro, né della possibilità del Governo attraverso atti normativi di dettare criteri e modalità di distribuzione delle componenti premiali dello stipendio (limitando se non cancellando ogni capacità contrattuale del sindacato); oltre a mantenere il blocco del turn over, cioè continuando l’assurda politica di tagli lineari del personale che, in questi anni, ha ridotto centinaia di migliaia di posti di lavoro comprimendo quantità e qualità dei servizi pubblici, aumentando i carichi di lavoro, determinando infine una conseguente espansione di esternalizzazioni e privatizzazioni.
Nel mondo della scuola, poi, contratto e Testo Unico si intrecceranno inevitabilmente con l’applicazione della Buonascuola, con la sua logica competitiva e di classe, con le diverse deleghe applicative che proprio in queste settimane la Ministra Fedeli ed il governo Gentiloni stanno cercando di imporre in tutta fretta ed in piena continuità con Giannini e Renzi. Infine i nuovi contratti saranno solo quattro (conoscenza, enti centrali, enti locali e sanità), accorpando gli 11 comparti precedenti: ovviamente le diverse specificità dovranno esser salvaguardate attraverso la definizione di settori diversi, ma anche altrettanto ovviamente andremo verso un’omogeneizzazione di diversi istituti contrattuali che saranno tutte da verificare (ferie, stipendi base, diritti, ecc).
Di fronte ad una stagione contrattuale segnata in tutte le categorie della CGIL da inaccettabili scambi tra scarsi aumenti salariali e controllo dell’organizzazione del lavoro, elementi normativi o persino diritti (turni e straordinari, orario di lavoro, meccanismi per fruire della 104, periodo di vigenza dei contratti, ecc), abbiamo ritenuto importante organizzare un primo appuntamento di discussione collettiva sui prossimi contratti della pubblica amministrazione.
In una logica di ricomposizione di filiera, non mancheremo di affrontare i rinnovi contrattuali dei lavoratori privati dei servizi pubblici (scuola e sanità, cooperative sociali, SSAEP, ecc.), considerato il loro intreccio con gli enti pubblici, dove spesso si lavora fianco a fianco con contratti diversi, ed in ogni caso il reciproco rapporto di dipendenza. Lo stesso recente rinnovo del Contratti Nazionali (pubblico e privato) dell’Igiene Ambientale ha rappresentato un pesante arretramento delle condizioni di lavoro del settore. Settori che vedono la presenza di lavoratori con alta professionalità che garantiscono un servizio ai cittadini, in moltissimi casi con soldi pubblici attraverso il sistema di accreditamento, che hanno il Contratto bloccato da 10 anni (Sanità Privata) senza alcuna iniziativa di lotta da parte della direzione sindacale.
Un’occasione di confronto tra RSU, delegati, lavoratori e lavoratrici, per definire alcune linee comuni sulle diverse piattaforme in via di definizione. Un’assemblea pubblica, pertanto aperta a tutti i lavoratori e le lavoratrici interessati/e.
Per il pane e le rose. Cioè per un contratto vero, che garantisca diritti, che riconquisti il salario perso in questi anni, che non lasci alle amministrazioni il pieno controllo del lavoro e della vita dei dipendenti.
Assemblea nazionale servizi pubblici e conoscenza, Tutto per tutt@, dopo otto anni vogliamo soldi e diritti nel nuovo contratto
BOLOGNA, SABATO 18 MARZO, DALLE 10 ALLE 14.30
presso la Camera del Lavoro Metropolitana (via Marconi 67/2, 5 minuti a piedi dalla Stazione, sala di Vittorio).
sindacatoaltracosa-OpposizioneCgil FLC e FP
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