CD nazionale Cgil. Odg sulle pensioni

odg presentato da Eliana Como e Mario Iavazzi al direttiva nazionale della Cgil del 7 novembre 2016

L’odg è stato respinto con due voti a favore. Leggi quello approvato con il voto di tutti gli altri. Il direttivo ha anche approvato un ordine del giorno sulla legge di Bilancio, sul quale abbiamo votato contro, perchè nonostante il giudizio negativo non si prevede alcuna iniziativa di mobilitazione.

 

Ordine del giorno sulle pensioni

Il Comitato Direttivo Nazionale della CGIL giudica negativamente il fatto che, nonostante in Italia ci sia uno dei peggiori sistemi previdenziali d’Europa, dopo mesi di discussione il risultato del tavolo con il Governo sia soltanto un verbale di incontro che nei fatti lascia inalterato l’impianto della legge Fornero. Un verbale, per di più, che apre la strada all’APE: un meccanismo che consentirebbe un accesso anticipato alla pensione (fino a 3 anni e 7 mesi prima), ma al prezzo di un prestito ventennale con le banche, con tassi di interesse che potrebbero arrivare a decurtare gli assegni previdenziali anche del 20-25% nel triennio. Il diritto alla pensione ad un età più ragionevole sarebbe cioè totalmente o parzialmente pagato dal salario stesso di lavoratori e lavoratrici: un vero e proprio salasso per chi vorrà utilizzare questa possibilità e affari d’oro per il sistema creditizio nel suo complesso.
Il Comitato Direttivo Nazionale della CGIL ritiene questa proposta inaccettabile, una vera e propria farsa che non può essere accettata nemmeno a fronte dei piccoli aggiustamenti contenuti nel verbale d’accordo, provvedimenti che pur insufficienti potrebbero comunque avere segno positivo. Il Comitato Direttivo Nazionale ritiene pertanto di ritirare la firma dal verbale, aprendo una percorso di mobilitazione che coinvolga l’insieme del mondo del lavoro sul tema delle pensioni, con l’obbiettivo di cancellare le controriforme degli ultimi anni, a partire dalla Fornero. Una mobilitazione vera, che denunciando esplicitamente gli obiettivi del governo che ormai sono evidenti a tutti, fermi il paese e costringa governo e padronato a ridare dignità alla pensione pubblica e alla vita delle persone.

Eliana Como, Mario Iavazzi

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