Contro la revoca da RLS di Stefania a Termoli.
Chiediamo alla FIOM impegnarsi per garantirne l'incarico!
Qualche giorno la FIOM ha revocato la delega di Stefania Fantauzzi, RSA in FCA a Termoli. Stefania ha annunciato l’uscita dalla CGIL un paio di settimane fa. Era prevedibile che, una volta uscita dalla FIOM, non fosse più considerata RSA di quest’organizzazione. Tuttavia, è bene ricordare che la FIOM diceva di considerare i propri delegati e le proprie delegate al pari di qualsiasi RSU eletto e di accettare la formula della RSA nominata dalle organizzazioni soltanto perché imposta dal modello Marchionne. Che non fosse così, in qualche modo, lo avevamo capito!
Ma Stefania non era solo una RSA. Era anche una RLS: cioè una rappresentante dei lavoratori e delle lavoratrici, eletta a tutti gli effetti a scrutinio segreto da tutti e tutte. Pur non condividendo la sua scelta di uscire dalla CGIL, consideriamo allora importante che lei rimanga RLS. Se infatti Stefania, per essere uscita dalla propria organizzazione sindacale, dovesse decadere da questo suo ruolo, sarebbe una lesione della democrazia sindacale e sarebbe un grave errore della CGIL.
Sarebbe un grave errore politico. Perché i rappresentanti eletti dai lavoratori e dalle lavoratrici, anche quando sono eletti all’interno di una lista sindacale, rappresentano in primo luogo chi li ha votati e a loro rispondono. Non sono proprietà delle organizzazioni sindacali. Per questo consideriamo gravissimamente sbagliato il TU del 10 gennaio, che introduce il vincolo di mandato per i rappresentanti sindacali, centrato sulle organizzazioni sindacali di appartenenza e non sui lavoratori e le lavoratrici che li hanno eletti. Qualunque retorica sulla necessità di centrare il sindacato sui propri delegati e delegate (come quella che abbiamo visto nell’ultimo anno, con la Conferenza d’organizzazione della CGIL) avrà un respiro corto e amaro, se questi delegati e delegate sono poi tenuti al guinzaglio delle proprie segreterie e burocrazie.
Sarebbe, nello specifico, un grave errore della FIOM, che ha agitato nelle piazze e nei tribunali la parola d’ordine della libertà di organizzazione sindacale. Negli stabilimenti FCA, sino ad oggi, sono stati votati solo i rappresentanti RLS (e neanche in tutti gli stabilimenti). Li hanno votati, su liste di tutti i sindacati (non solo dei firmatari degli accordi), tutti i lavoratori e le lavoratrici, a voto segreto. Stefania a Termoli è risultata la prima degli eletti. Lasciare che la direzione aziendale FCA le tolga oggi il ruolo di RLS con un atto burocratico sfruttando il fatto che lei non è più RSA sarebbe per la Fiom allora, nonostante abbia lasciato l’organizzazione sindacale, un grave errore che disorienterà lavoratori e lavoratrici.
Per queste ragioni chiediamo alla FIOM che Stefania rimanga RLS. Vale per Stefania, cui mandiamo la nostra solidarietà, come varrebbe per qualunque rappresentante dei lavoratori e delle lavoratrici liberamente eletto. Che per noi deve rispondere prioritariamente ai propri elettori, non alle proprie organizzazioni sindacali.
sindacatoaltracosa – opposizione CGIL
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