Benvenuto compagno! Lettera di S.Biondo, rsu Fincantieri di Palermo
Adesione al sindacatoaltracosa
Milito all’interno della CGIL da 14 anni e tocco con mano il lento ed inesorabile declino che tutto il mondo del lavoro sta attraversando; declino al quale bisogna porre rimedio ma che ritengo inevitabile se nessun cambio di marcia verrà effettuato nella pratica sindacale della nostra Organizzazione.
Per questo credo sia necessario sostenere il percorso intrapreso da tante Compagne e da tanti Compagni, ossia quello di organizzare l’opposizione all’interno della Cgil, dando vita ad un progetto che si ponga come obiettivo di provare veramente, attraverso l’esercizio dei rapporti di forza, di porre un argine all’attacco che i Lavoratori ed il Sindacato di questo paese stanno subendo, cercando di proporre un altro modo di fare sindacato all’interno della CGIL.
La maturazione di questa scelta è ovviamente frutto di un giudizio negativo sulla linea politica e sull’azione praticata da quello che è e rimane il più grande Sindacato italiano, azione che è stata debole ed assolutamente inadeguata rispetto all’attacco messo in campo da padronato e governi succedutisi negli ultimi anni. Un attacco frontale che ha seriamente eroso diritti e messo in discussione tutta una serie di conquiste storiche del movimento operaio italiano.
Credo sia fondamentale se non vitale, lavorare alla ricostruzione di un Sindacato conflittuale, indipendente dai partiti, che abbia la capacità di intercettare realmente quelle che sono le condizioni e le rivendicazioni dei Lavoratori, che sia anche capace di dialogare e mettere in connessione tutte le forze sociali e sindacali che quotidianamente si battono contro le politiche di austerità europee.
Probabilmente tale analisi è conseguenza della mia esperienza politica e sindacale che ha sempre messo al centro dell’azione pratiche di lotta e che mai si è rassegnata alla sconfitta e all’imbarbarimento della società; e credo che la rassegnazione non debba mai darsi all’interno di un Sindacato che dovrebbe perseguire senza sosta il continuo miglioramento dello stato di cose attuali.
Cosciente delle difficoltà del percorso sono comunque fermamente convinto che solo un radicale cambiamento delle pratiche può mettere fine ad una ormai inevitabile e definitiva sconfitta del movimento sindacale e dei Lavoratori.
Bisogna rovesciare l’agenda politica della CGIL, dire basta ai tempi dell’attesa, del rinvio, del sacrificio a oltranza, privi di segnali politici netti; c’è bisogno di conflitto, di attraversare territori e fabbriche, c’è bisogno di osare: il Sindacato è davvero un’altra cosa !
Per quanto sopra affermato, decido di aderire all’area programmatica “Il Sindacato è un’altra cosa- Opposizione CGIL”.
Palermo, 23 Dicembre 2015
Serafino Biondo – RSU FIOM Fincantieri Palermo
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