Bologna. Conferenza di organizzazione

Nota di sindacatoaltracosa Bologna

Anche a Bologna, come a Modena, il nostro odg è stato ritenuto inammissibile. Avevamo proposto anche alla Conferenza di Organizzazione della CGIL di Bologna l’odg presentato al direttivo nazionale il 5 giugno, ma è stato nei fatti impedito ai delegati presenti di potersi esprimere su quel documento, con motivazioni assolutamente pretestuose.
Condividiamo in pieno quanto già espresso dai compagni di Modena.  Davvero c’è ben poco da aggiungere, se non che è evidente che in questa organizzazione le regole cambiano in corso d’opera…….

Abbiamo quindi potuto solo votare no al documento presentato dalla maggioranza, e teniamo a sottolineare che almeno, a differenza di quanto accaduto in altri territori,  anche la FIOM e l’area congressuale Democrazia e Lavoro hanno coerentemente  espresso un voto contrario.
Dissenso importante quindi (complessivamente circa un terzo della platea)  che pero’  si è subito ricomposto nel voto di astensione   su un odg sulle politiche territoriali, rispetto al quale solo la nostra area ha espresso un voto contrario.

Pubblichiamo anche l’odg sulla Grecia, da noi presentato,  assunto dalla Conferenza d’0rganizzazione e letto a tutta la platea. E’ stato assunto anche un altro nostro odg (in particolare dei lavoratori del commercio) contro le aperture domenicali e l’h24.

Il sindacato e’ un’altra cosa Bologna

 

ORDINE DEL GIORNO

Il prossimo 5 luglio il popolo greco è chiamato ad una scelta storica del suo parlamento, decidere con un referendum se accettare o meno l’ultimatum della Unione Europea.

L’ultimatum è un atto violento nei confronti di un popolo che sta subendo da anni le politiche sbagliate di austerità della Troika, che oggi chiede ancora ulteriori tagli alle pensioni, ai salari e agli stipende, aumenti dell’IVA oppure non arriverà piu’ un euro di liquidita’ in Grecia.

Il governo Tsipras sembra non voglia piegarsi e cio’ rappresenta un’ancora di salvezza per l’insieme dei popoli dell’Unione Europea.

LA CGIL DEVE SOSTENERE IL NO DEL POPOLO GRECO AI DETTAMI DELLA TROIKA, MOBILITANDOSI SIN DA ORA PER UNA EUROPA DEI POPOLI E NON DELLE BANCHE.

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