FCA spia i lavoratori! Anche nelle loro case?
Comunicato coordinamento FCA - Fiat
Riteniamo inaccettabile il comportamento di FCA che adotta sistemi di controllo e repressione sui propri dipendenti. Ultimo caso in ordine cronologico è l’episodio del pedinamento a distanza di un nostro collega durante i periodi infortunio e di malattia.
Un’azienda che si attribuisce stile e chiede la partecipazione non può e non deve controllare in modo ossessivo i propri dipendenti al di fuori del posto di lavoro, questo comportamento fa venir meno, a chi lo subisce, la serenità necessaria per una vita professionale e familiare sacrosanta! Questo è il nuovo sistema Marchionne? Questi sono i nostri nuovi padroni? Gli stessi che un giorno si lasciano fotografare sorridenti con Renzi e i lavoratori sulla catena di montaggio e il successivo ingaggiano professionisti dello spionaggio? Quanti di noi vengono spiati e a che titolo? Abbiamo il forte sospetto, confermato dalle nuove disposizioni in materia di controllo a distanza inserite nel Jobs Act, che questo diventerà uno strumento spietato in mano ai padroni per far fuori in massa lavoratori scomodi, esuberi della produzione o non inclini a piegare la testa. Se passa, nell’indifferenza generale, la logica che l’azienda può spiarci dovunque senza apparente motivo, potremmo iniziare a sentir parlare di licenziamento per diffamazione, perché, mentre ti trovavi al bar con gli amici, ti è scappata una parolaccia pensando ai carichi di lavoro piuttosto che ai tanti straordinari da eseguire per il profitto di pochi. Ultima riflessione, chi è spiato dal padrone? Solo noi dipendenti? I nostri figli quando stanno con noi? Le nostre mogli mentre si trovano in nostra compagnia? Ci spiano quando stiamo a casa, cosa riprendono? Me e la mia famiglia nella nostra intimità? Questo comportamento è vergognoso! La nostra incondizionata solidarietà a Luigi, noi staremo al suo fianco in questa difficile battaglia.
Coordinamento lavoratrici e lavoratori FCA
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