Tutti gli interventi, insieme all’analisi del DDL scuola, hanno evidenziato la necessità di un’adeguata mobilitazione per opporvisi. Gli appuntamenti già fissati, nonostante gli appelli all’unitarietà dell’azione – un elemento costitutivo per gli autoconvocati della scuola – sono molti. Di fronte a questa situazione, l’ottica assunta dall’assemblea è di far divenire i diversi appuntamenti come un flusso unico di mobilitazione, coeso dalla prassi partecipativa e da una comune idea di opposizione al DDL. Infatti l’assemblea odierna è inserita in un lungo e faticoso percorso di costruzione che non può essere indebolito da divisioni vecchie e nuove.
Da questo punto di vista, si è deciso di dar vita a un coordinamento nazionale che lavori sulla contro informazione e su di una piattaforma comune.
Per quanto riguarda quest’ultima, tutti hanno convenuto che la base di partenza deve essere la piattaforma di indizione dell’assemblea, che verrà integrata e modificata con gli elementi emersi nella discussione. Verrà fatta girare così corretta entro pochi giorni. Intanto, gli aspetti basilari sottolineati nella discussione sono: la necessità di allargare le assunzioni alle fasce di precari escluse e lo stralcio del tema assunzioni dal DDL; l’aumento della quota PIL destinata all’istruzione, presupposto al miglioramento della qualità dell’insegnamento e alla creazione di posti reali per i precari e per gli studenti che aspirano alla professione; il rifiuto del ruolo manageriale del preside e della chiamata diretta dei docenti dagli albi territoriali; la riduzione del numero degli alunni per classe; il no al finanziamento delle scuole private; il passaggio delle cattedre di fatto in cattedre di diritto; il no all’INVALSI, cemento ideologico delle controriforme; il no al taglio del personale ATA. Rispetto a tutto questo si propone e rilancia la cosiddetta LIP, ora giunta in Parlamento.
L’analisi ha in tal modo portato tutta l’assemblea a convenire sulla totale inemendabilita del DDL scuola.
Su questi contenuti l’assemblea ha indicato il seguente piano di mobilitazioni da proporre come coordinamento nazionale:
– 14 aprile: partecipazione a Roma all’assemblea delle RSU per porre ai confederali piattaforma e iniziative proposte oggi;
– 15 aprile: adesione ai presidi presso le sedi del PD promosse da Precari Uniti contro i Tagli e organizzate in varie città (a Roma ore 15,00 pizza S. Silvestro); per questo motivo si sposta al 17 l’assemblea cittadina delle scuole di Roma, che comprende tutte le realtà e i singoli interessati al percorso di mobilitazione.
– 16 aprile: a Roma adesione presso il Miur al presidio pomeridiano indetto dal coordinamento delle scuole elementari contro i tagli all’organico;
– 18 aprile: a Roma intervento durante la manifestazione dei sindacati confederali per porre il tema della necessità dell’indizione di uno sciopero (l’assemblea ha intanto prodotto un documento in cui si richiede l’allargamento della partecipazione al momento prevista per le sole rsu);
– 24 aprile: adesione allo sciopero indetto da USB, UNicobas, Anief, Autoconvocati della scuola e a cui ha aderito anche l’USI; tutti si impegnano alla diffusione sui luoghi di lavoro e alla riuscita dello sciopero; a Roma si svolgerà anche un corteo
– 9 maggio: giornata dell’orgoglio della scuola: si sono proposti percorsi creativi di costruzione all’interno delle scuole per facilitare la partecipazione e la realizzazione di materiali anch’essi creativi e visibili;
– 12 maggio: partecipazione allo sciopero nel giorno delle prove INVALSI indetto dai cobas e a cui ha aderito già l’uds; si auspica che questa data possa diventare la data unitaria su cui convergano le altre sigle sindacali e organizzazioni; analogamente si auspica un allargamento del precedente sciopero del 24 aprile.
Si auspica anche la realizzazione di azioni volte a rafforzare la mobilitazione: l’occupazione di una scuola centrale come atto di riappropriazione della scuola come comunità educativa; la realizzazione di una tendopoli a partire dalla manifestazione del giorno dello sciopero del 24. Ugualmente si auspica che si arrivi se necessario a forme nette di lotta come il blocco degli scrutini.
L’assemblea è poi proseguita nel pomeriggio con un’attenzione maggiore rivolta al tema del precariato. Il piano delle iniziative è stato sostanzialmente confermato.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Correlati
Rispondi