Pensioni da austerità

Nota di Sergio Bellavita

Lo Spi-Cgil denuncia il fatto che ai pensionati sono stati sottratti 9,7 miliardi di euro. Con il blocco della rivalutazione degli assegni è stato sottratto dalle tasche dei pensionati qualcosa come 1779 euro di media negli ultimi 4 anni!!! Lo studio dello Spi, ritiene giustamente che questo scenario sia destinato a peggiorare ulteriormente. Nel biennio 2012-2013 l’adeguamento delle pensioni è stato bloccato per importi superiori a tre volte il trattamento minimo, ovvero circa 1.400 euro lordi. Nel biennio 2014-2015 invece l’adeguamento è stato sull’intero importo della pensione con una percentuale del 100% solo per tutti quelli che hanno un assegno fino a tre volte il trattamento minimo, mentre è diminuito per le altre categorie d’importo dallo 0,95% fino allo 0,40%. Immaginiamoci quali potrebbero essere gli effetti se l’inflazione dovesse tornare a crescere oltre il 2%, come auspicano tecnocrati e banchieri!!! La domanda, anche qui, sorge spontanea: cosa aspetta lo Spi a organizzare la lotta in difesa delle pensioni? Magari coniugando gli interessi di chi vorrebbe andarci in pensione. A breve, tutti lo sanno, verranno nuovamente toccato il sistema previdenziale. La solfa è sempre la stessa, renderlo sostenibile economicamente. Con le stesse scuse di sempre si apprestano a toccare rendimenti di chi è già in pensione e peggiorare ancora la pensione per chi oggi lavora . Con le vergognose agevolazioni e gli sgravi sostanziosi che vengono dati alle aziende che assumono stanno coscientemente operando per far saltare la previdenza pubblica. Impediamoglielo!

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