Repressione in ferrovia e cassa di solidarietà
COMUNICATO VERTENZA BELLOMONTE – LORENZONI
Mercoledì 4 febbraio si sono tenute le udienze a Genova e Roma, rispettivamente contro il licenziamento di Silvio Lorenzoni e la sospensione a tempo indeterminato di Bruno Bellomonte.
– Silvio Lorenzoni è un macchinista della Cargo di La Spezia, licenziato circa un anno fa per essersi opposto all’Agente solo alla guida dei treni merci, equipaggio che ostacola il soccorso in caso di malore al macchinista e all’accorpamento di mansioni su un unico lavoratore. Da sempre
impegnato in battaglie per la sicurezza, contro il pedale dell’Uomo morto per la guida con un unico macchinista.
Intanto, in questi giorni, alcuni dirigenti Trenitalia sono indagati dalla Procura di Roma relativamente alla questione dell’Agente solo…
All’udienza al Tribunale di Genova, la prima dopo il licenziamento, presenti oltre venti colleghi. Il giudice ha rivolto varie domande a Silvio e alla controparte ed ha fissato la prossima udienza il 4 marzo alle 14.30. E’ possibile che non vengano convocati i testimoni e il tutto si esaurirà a termine della discussione. Purtroppo Silvio rischia per la “trasformazione” dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori (sanzione
disciplinare), quindi il reintegro, se gli verrà riconosciuta la ragione, non è scontato.
– Bruno Bellomonte è un capostazione sardo, licenziato nel 2009 con accuse di terrorismo, in seguito alle quali ha scontato 29 (!!!) mesi di carcere. È stato definitivamente prosciolto con formula piena ma ora sta lottando contro un accanimento senza precedenti da parte di RFI, che si rifiuta di reintegrarlo in pieno nel suo posto di lavoro, mantenendolo di fatto sospeso senza stipendio. Lo stesso trattamento non è stato riservato a dirigenti FS che ancora ricoprono i loro ruoli, nonostante processi in corso che li vedono imputati di accuse anche gravissime. All’udienza di appello presso il Tribunale di Roma, presenti in aula colleghi e amici di Bruno. Il collegio composto da tre giudici, ha ascoltato gli avvocati di Bruno (che ha parlato e spiegato con efficacia la scandalosa situazione per diversi minuti e della controparte). La sentenza dovrebbe essere emessa e resa nota fra qualche giorno. Nel pomeriggio si è tenuto l’incontro, promosso dal Comitato di sostegno a Bruno “Vittima di giustizia”, durante il quale sono intervenuti Bruno, i suoi avvocati, civilista e penalista (che hanno ben spiegato la gravità di quanto è avvenuto) oltre ai colleghi licenziati Riccardo Antonini e Sandro Giuliani. Oltre ai contributi diretti al Comitato di sostegno a Bruno, da parte dei partecipanti sono stati versati alla Cassa di Solidarietà tra Ferrovieri 155,00 euro.
La Cassa sarà presente ai prossimi appuntamenti, aggiornerà sulla situazione e sosterrà i colleghi.
10 febbraio 2015
Il Direttivo della Cassa di Solidarietà
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