Viareggio: il futuro della sanità in Versilia
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Sanità: sull’assemblea di lunedì 26 gennaio …
Viareggio. Il 26 gennaio si è tenuta nell’auditorium dell’Ospedale un’assemblea pubblica , indetta dalla CGIL, per discutere del futuro della sanità in Versilia alla luce dei tagli imposti dalla legge regionale sul riordino delle ASL e dell’intervento della Corte dei Conti.
Erano presenti il sindaco Neri, presidente della Conferenza dei sindaci, il Direttore Generale Baldacchini , i Sindaci dei Comuni di Forte dei Marmi e Pietrasanta, dirigenti sindacali, sanitari, componenti dell’esecutivo Cgil … Possiamo dire che si è trattato di un’assemblea molto ‘partecipata’, con i lavoratori e le lavoratrici GRANDI ASSENTI. Non c’erano quelli e quelle che dovrebbero per l’importanza della materia discussa e per la gravità della situazione.
Ma questo spiacevole fatto non ci stupisce affatto. E’ fin troppo chiaro che gli operatori della sanità non hanno voglia di chiacchiere ma, giustamente, pretendono fatti concreti. Vogliono conoscere il loro futuro e quello del servizio; non credono più ad alcuna rassicurazione perché la realtà è sotto gli occhi di tutti.
I tagli si fanno e ne sono previsti anche per il futuro, e se accadesse di ottenere bilanci positivi, sicuramente si abbatterebbe in ultimo una scure qualunque, magari dalla Corte dei Conti.
Il futuro di lavoratori e lavoratrici? La mobilità su e giù per la Toscana con gli utenti, se va bene. Altrimenti, domani, al posto del prepensionamento può esserci il LICENZIAMENTO! Questa non è una visione né pessimista, né catastrofista, ma purtroppo estremamente reale.
La CGIL ha fatto bene a chiamare tutti al confronto, ma il solo confronto oggi non è sufficiente. Se la Cgil, come ha sostenuto più volte, non condivide simili processi di ristrutturazione, deve essere determinata nel contrastarli con NO secco, senza se e senza ma, senza compromessi e pateracchi, promuovendo forme di lotta e mobilitazione possibili e necessarie.
Noi, lavoratori e lavoratrici della sanità dell’area “Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil”, faremo la nostra parte perché siamo convinti che solo con la mobilitazione della massa lavoratrice possiamo pensare di bloccare un progetto che peggiora le condizioni di lavoro per tutti gli operatori sanitari, che mette a rischio la salute dei cittadini e che azzera un sacrosanto diritto, sancito tra l’altro dalla prima legge dello Stato, la Costituzione, come il diritto alla salute. Siamo disponibili ad intraprendere iniziative di lotta con quanti vogliono opporsi a questo stato di cose, iscritti e non iscritti ai sindacati, comitati, associazioni, movimenti di utenti e di cittadini.
28 gennaio 2015 Il Sindacato è un’altra cosa – Opposizione in Cgil