Roma – Polizia locale
Il 9 gennaio si è svolta , presso il Campidoglio, un’assemblea dei lavoratori della Polizia Locale di Roma Capitale, a 10 giorni dal feroce attacco che il Sindaco Marino, il suo Vicesindaco Nieri, ma anche il Governo Renzi, hanno sferrato nei confronti di questi 6000 lavoratori dell’Amministrazione comunale, rei di non aver voluto aderire allo straordinario la notte di Capodanno.
La partecipazione all’Assemblea è stata altissima, con pochi precedenti (in diversi gruppi sono stati costretti a procedere ad estrazione per definire le persone che sarebbero dovute rimanere in sede per svolgere i servizi essenziali)
Non solo la partecipazione è stata significativa, ma anche la tensione è rimasta alta per tutta la durata del confronto. Si sono chieste a gran voce le dimissioni del Comandante Clemente, che non solo non ha saputo difendere e sostenere i suoi colleghi della Polizia Locale, anzi è stato il primo artefice, insieme a Nieri e Marino, dell’attacco incondizionato ai lavoratori in termini di salario, diritti, organizzazione del lavoro e flessibilità di orario.
Altra parola d’ordine scandita più volte durante l’assemblea svoltasi all’aperto, sulle scale della Sala Protomoteca, utilizzando un megafono da cui uscivano parole che si faceva fatica a sentire, ma che tutti volevano ascoltare, è stata quella dello sciopero. Se mercoledì 14 gennaio, il prossimo incontro fra Amministrazione e OO.SS. segnerà ancora una volta il passo, con il Sindaco che non si presenterà per l’ennesima volta, e la discussione che non avanzerà di un millimetro, verrà indetto lo Sciopero di tutti i dipendenti della macchina capitolina.
Sarà importante che questo sciopero sia tempestivo, riguardi l’intero turno di lavoro, abbia parole d’ordine chiare, NO ALL’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO DECENTRATO UNILATERALE, NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DEI LAVORATORI DEGLI ENTI LOCALI, che coinvolga il più possibile la cittadinanza di Roma che fruisce dei servizi capitolini e che venga esteso a tutti quei lavoratori che hanno come datore di lavoro, diretto od indiretto, il Comune di Roma.
L’attacco che stanno portando avanti, infatti, non risparmia nessuno. Non risparmia i lavoratori delle Aziende Municipalizzate del Comune, vedi AMA, FARMACAP, ecc.., ATAC, che sono in odore di privatizzazione, non risparmia i lavoratori delle Aziende in appalto, delle Cooperative che lavorano su appalti del Comune per l’assistenza alla persona, non risparmia i dipendenti capitolini, a partire dalle maestre d’asilo e d’infanzia, agli addetti alle mense scolastiche, al personale ATA, agli addetti ai servizi anagrafici, agli amministrativi e agli appartenenti alla Polizia Locale.
L’umore insomma era dei migliori, arrabbiati sì, ma con la chiarezza di chi sa bene chi sono responsabili di questo attacco, sapendo di avere altri lavoratori di altri Comuni al proprio fianco, che hanno espresso solidarietà alla lotta dei lavoratori di Roma, consapevoli del fatto che se a Roma riusciamo a far ritirare questi provvedimenti a danno dei lavoratori, questi non verranno adottati negli altri Comuni.
Francesca Paoloni (polizia locale)
Direttivo Regionale CGIL FP
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