Addio Bruno! Che la terra sia lieve a te ed a tutti i morti sul lavoro!

Giovedì, a Torino, poco dopo la conclusione dell’assemblea generale della Fiom Piemonte, sono stato raggiunto dalla raggelante notizia che Bruno Bertotti è morto sul lavoro, a Coniolo, a due passi da Casale (qui notizie su nuovaperiferia, vercelli24, la sesia, novaraoggi)

Bruno era mio compagno di classe alle elementari, ed era una persona dall’intelligenza sempre curiosa e vivace,  uno dei migliori elementi di quell’annata, ed era anche e soprattutto un uomo buono.

Bruno, perito chimico, lavorava all’IBL, una fabbrica di compensati, che tra i lavoratori non ha mai goduto di grande fama in materia di sicurezza.

Bruno, schiacciato da una pressa, è stato ucciso dal capitalismo, aggiungendosi all’intermimabile numero delle vittime del profitto.

Mi si spezza il cuore a scrivere queste righe che mai avrei voluto scrivere, perché Bruno, oltreché amico e compagno di classe, era anche un compagno, e quando se ne va un compagno, se ne va sempre il meglio.

Bruno seguiva il sindacato come aveva seguito la nascita, qui a Vercelli, del Comitato Antifascista e ogni tanto ne parlavano, e se non si era impegnato direttamente era perché forse apparteneva ai tanti delusi della sinistra e della Cgil. E come dargli torto, se il numero di morti ammazzati sul lavoro è cresciuto negli ultimi anni senza che la Cgil abbia proclamato una sola ora di sciopero generale, come se ogni morte fosse una morte a sé stante, anziché un anello di un’unica catena di stragi sul lavoro.

Addio amico mio, che la terra ti sia lieve, salutami Karl, Friedrich, Rosa e tutti gli altri, sono sicuro che ti accoglieranno a braccia aperte.

Lorenzo Mortara 
Direttivo Fiom Vercelli

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