Congresso Cgil. Leali sì, obbedienti mai!

Perché votiamo contro Maurizio Landini

Dichiarazione di voto sul segretario generale della Cgil.

Dopo il mio intervento di ieri e dopo questo congresso, questa mia dichiarazione potrebbe persino non servire. L’ho detto e ridetto: abbiamo presentato un documento alternativo non condividendo complessivamente il merito di quello di maggioranza. Non sono mai stata né camussiana né landiniana e nemmeno colliana. Non avremmo votato, l’ho detto tante volte, né Maurizio Landini né Vincenzo Colla, chiunque fosse stato il candidato. Per una contrarietà di merito, quella per la quale oggi voteremo CONTRO Landini. Senza che mai ci passasse per la mente di mettere in discussione la persona, né di uno né dell’altro. Lo dico proprio io, che Maurizio l’ho già avuto come segretario generale in Fiom e non siamo stati sempre d’accordo, sia sul merito sindacale che nel modo di gestire l’organizzazione. Ma sempre per merito, mai per rancore personale. Credo, reciprocamente. Come sei già stato il mio segretario in Fiom, lo sarai in Cgil, Maurizio. Sia mio che dei compagni/e che hanno sostenuto il documento alternativo. D’altra parte, pretenderemo da te che tu sia il segretario di tutti, anche di chi non ti ha votato. Come ho detto, questa dichiarazione avrei potuto anche non farla. Lo sapevate cosa avrei detto e soprattutto cosa avrei votato. Ma credo che dobbiamo sempre avere il coraggio o l’incoscienza di sostenere le nostre posizioni. A viso aperto, non nel ‘segreto dell’urna’. Ecco, quindi, ti votiamo contro APERTAMENTE. E non sarà l’ultima volta, immagino. Apprezza la lealtà. E sappi: leali lo saremo sempre. Obbedienti mai.

Eliana Como

 

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