Solidarietà ai lavoratori dell’INNSE
comunicato di solidarietà
Esprimiamo solidarietà ai lavoratori dell’INNSE denunciati con un esposto in Procura dalla proprietà. L’accusa, uscita oggi sul Corriere di Milano, sarebbe che i lavoratori impediscono alla proprietà di “fare impresa”. Una accusa senza fondamento e che sfiora il ridicolo.
La Camozzi in 6 anni, da che ha acquisito la INNSE, non ha mai fatto un investimento né sul macchinario ne’ tanto meno sulla proprietà immobiliare, il capannone sembra un’area industriale dismessa. Nel 2009 ha avuto il terreno su cui sorge la fabbrica per uno scambio di aree d’uso tra comune di Milano e Aedes (società proprietaria dell’intera area) al prezzo di un euro. L’azienda, nell’arco di 6 anni ha ripetutamente scaricato sui lavoratori l’insipienza di non avere mai prodotto un piano industriale credibile. Se per Camozzi fare industria vuole dire espiantare macchine con la teorica promessa di fare investimenti, il suo intento di speculatore edilizio viene in luce, la contro prova è che l’area su cui sorgeva la ex Ansaldo a Milano è ancora sua ma la fabbrica è chiusa dal 2012. Lo stesso vuole fare con INNSE.
Pieno sostegno quindi da parte nostra ai lavoratori e alle scelte che nella loro autonomia decideranno di intraprendere.

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