Da “Il sindacato è un’altra cosa” della Puglia

Resoconto dell'attivo svoltosi a Bari il 18 marzo

Il giorno 18 Marzo 2014, presso la Camera del lavoro provinciale e metropolitana di Bari, si sono riuniti le compagne e i compagni aderenti al documento congressuale Cgil “Il sindacato è un’altra cosa”, in occasione dell’attivo regionale convocato dal compagno Sergio Bellavita del Coordinamento nazionale dell’area.

L’esigenza di organizzare tale iniziativa è emersa dopo aver verificato una evidente distinzione tra le posizioni assunte dall’area su tutto il territorio nazionale e quelle che, viceversa, prendevano alcuni rappresentanti del documento in diverse istanze congressuali pugliesi, ovvero: certificazione dei risultati elettorali, voto di fiducia a Segretari strenui difensori della linea Camusso e dell’accordo del 10/01/2014, nessuna presentazione di OdG alternativi alla maggioranza. Pertanto, il primo firmatario del documento compagno Giorgio Cremaschi ed altri sostenitori hanno chiesto ai referenti locali di predisporre un incontro, così da giungere ad opportuni chiarimenti e ricercare una proposta comune da presentare al congresso regionale della confederazione, ma tale soluzione è stata rigettata dagli stessi referenti.

Da quest’ultimo punto è iniziato il dibattito odierno. Tutti gli intervenuti hanno concordato che è legittimo e fisiologico che ci siano punti di vista divergenti su singole questioni, ogni opinione va comunque rispettata e mai demonizzata o derisa. Tuttavia, con la stessa chiarezza è stato aggiunto che si considera grave e sleale sottrarsi al libero e democratico confronto ed ostacolarne in tutti i modi la sua riuscita, fino ad arrivare a chiedere ai preposti funzionari della CdL di Bari di non concedere lo spazio logistico necessario. Inoltre, è stata definita davvero bizzarra l’idea di democrazia di chi accetta di confrontarsi, purché lo si faccia solo dopo il congresso regionale, quando ormai quello che si doveva definire è stato definito.

I compagni e le compagne, poi, hanno denunciato la vistosa discrepanza che si evince comparando il dato, ancora ufficioso, che dimostra come la Puglia sia la regione in cui c’è stata la più alta partecipazione ai congressi di base e le testimonianze dirette dei relatori di minoranza, in cui si è notata invece un’affluenza decisamente scarsa. Si è convenuto anche che la Cgil pugliese è una struttura in profonda crisi di rappresentatività e scollamento con i lavoratori, lo evidenzia lo sciopero del 15 Novembre scorso contro il Patto di stabilità, in cui i comizi sono stati tenuti in piazze pressoché vuote e le elezioni RSU, svolte qualche giorno dopo all’Ilva, nelle quali la Fiom ha perso più della metà dei voti rispetto alle precedenti.

Fatte le sopra citate considerazioni, si è deciso che in Puglia urge fare una severa autocritica da parte del gruppo dirigente uscente per poi assumere una strategia politica di netta rottura rispetto al passato. Solo in questo modo si potrà ricucire un rapporto di fiducia con il mondo del lavoro, sempre più precario e indifeso e non gonfiando i dati in merito alla partecipazione al voto. A tal proposito, considerata la abnorme difformità di partecipazione che si registra tra le assemblee congressuali in cui erano presenti entrambi i relatori dei documenti e le altre in cui c’era solo quello di maggioranza, è indispensabile procedere ad una verifica campionaria dei congressi ad affluenza “bulgara”. Infine, la lotta del documento “Il sindacato è un’altra cosa” non si conclude insieme al congresso, ma continua organizzandosi in modo capillare, come area programmatica interna alla Cgil, ma di opposizione alla gestione dell’attuale maggioranza.

Si chiede ai rappresentanti del documento, nei vari congressi non ancora conclusi in Puglia, di rispettare il contenuto del presente, in quanto espressione della posizione dei loro rappresentati.

Bari, 18 marzo 2014

Il sindacato è un’altra cosa – Puglia

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